Paura per Badovini, ma Ayrton è OK

Il pilota della Ducati è caduto alla Lukey Heights. Intervenuto l'elicottero


Quando dalla collina della Lukey Heights si è alzata una nuvola di fumo nero si è temuto che fosse successo qualcosa di serio. La Ducati Panigale stava bruciando vicino ad Ayrton Badovini  steso immobile nel prato. Sul posto, oltre ai commissari di percorso che hanno domato (a fatica) le fiamme,  sono intervenuti i due medici in servizio in circuito. Il pilota piemontese è stato stabilizzato sul posto e poi trasportato al centro medico del circuito.

Ayrton era cosciente e lucido tanto da chiedere ad un meccanico dell'Alstare precipitatosi sul luogo dell'incidente (lo scollinamento a sinistra nella parte finale del tracciato) di chiamare il dottor Vincenzo Tota, medico di squadra Bmw di cui Badovini ha fatto parte nelle ultime stagioni. In infermeria il pilota ha avuto un improvviso malore che ha indotto i sanitari a richiedere l'intervento dell'elicottero del servizio nazionale australiano: per questi test privati non è infatti prevista la presenza del mezzo di soccorso aereo direttamente in circuito. Badovini ha raggiunto l'Alpha Medical Care circa un'ora dopo il drammatico incidente ed è stato sottoposto a tutti i controlli di rito. Che per fortuna hanno dato esito negativo. Esclusa anche la frattura costale che si era temuta in un primo momento.

Ayrton, campione Superstock 2010 con la Bmw, si è procurato un trauma con il suo stesso ginocchio che, nella scivolata, si è piegato comprimendo con violenza la zona dell'addome. Passerà la notte in ospedale, come prevede il protocollo in questi casi, e domani (sabato 16 febbraio) potrà fare ritorno a Phillip Island, dove verrà visitato di nuovo dal dottor Tota. Che, pur essendo il medico Bmw, si sta prodigando a titolo di amicizia

"Lo vedrò appena rientra, ma dalle informazioni che mi hanno passato al telefono i colleghi australiani posso presumere che Badovini potrebbe essere in grado di tornare in sella già lunedi nei test Dorna". ha spiegato il medico senese.

Prima del botto Badovini aveva ottenuto un incoraggiante 1'32”, 2, sei decimi sotto la sua migliore prestazioni di giovedi. La brutta avventura è finita tutto sommato bene, ma non per la moto (nella foto) che incidendosi è andata completamente distrutta.

Sempre nella giornata di domani arriverà anche la Clinica Mobile: con mezzo paddock dolorante  il lavoro ai medici italiani non mancherà.

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