MV riparte dalla SS e guarda alla SBK

Giovanni Castiglioni: "ci è voluto coraggio. Il primo anno per crescere, il secondo per vincere"

Dici MV Agusta e ti vengono in mente Agostini, Hailwood e Read, le 3 e le 4 cilindri, i 75 titoli mondiali conquistati tra piloti e costruttori, un bel pezzo della storia delle due ruote insomma. Per questo ritrovarsi a Schiranna, a pochi passi dal lago, sotto l’insegna di quel marchio leggendario mette un po’ di emozione. Soprattutto se si è lì per il ritorno in un Mondiale della MV che sarà ai blocchi di partenza della Supersport fra poche settimane a Phillip Island. La F3 675 sarà portata in pista dal team ParkinGO di Giuliano Rovelli, la guideranno Roberto Rolfo e Christian Iddon. Sono loro a togliere il velo alle moto, con una livrea sobria ma accattivante con i colori del tricolore.

Non so bene come siamo arrivati a questo punto, io sono sempre stato contrario alle corse. Molte squadre ci avevano proposto in passato di tornare a correre e avevo sempre risposto di no” dice il Presidente dell’azienda Giovanni Castiglioni. Però Rovelli è riuscito nell’impresa di fargli cambiare idea, “ci siamo subito trovati bene – continua – e con un po’ di coraggio abbiamo iniziato. Mi sembra quasi una pazzia, la moto è scesa per la prima volta in pista pochi giorni fa e fra poche settimane ci sarà la prima gara”.

Con un nome così sul serbatoio le aspettative non possono essere che alte. “Il peso c’è e si sente tutto – ammette sorridente Castiglioni – il passato non si dimentica, ma questa è un’altra azienda rispetto a quella per cui correva Agostini e se si vuole tornare un po’ di coraggio serve. Ma non sono spaventato, so che bisognerà sviluppare la moto, ci vorrà un po’ di tempo e poi saremo competitivi”. Rovelli ha sostenuto che l’obiettivo è di finire nei primi 5 in campionato, “il primo anno servirà per crescere, il secondo punto alla vittoria” ribatte.

Si ricomincia da 3, il numero dei cilindri delle MV mitiche e con una moto che è l’eredità di Claudio Castiglione, che l’aveva voluta prima della sua scomparsa. Adesso che Agusta è tornata, l’appetito potrebbe venire proprio mangiando e insieme la voglia di salire di categoria. “Il rischio c’è – sorride sornione il Presidente – Non nego che mi piacerebbe correre con la F4 in Superbike, vedere in gara entrambi i nostri modelli di punta. Dipenderà molto da come si evolverà il regolamento tecnico del campionato. Se le moto diventeranno più vicine ai modelli di serie, riducendo costi e tempo di sviluppo, non mi dispiacerebbe. Penso che la F4 di serie abbia un potenziale superiore alle sue concorrenti”.

Visto che siamo in vena di sogni, proviamo a stuzzicare Castiglioni anche su un possibile ingresso nel motomondiale. “La MotoGP non ci interessa – la sua risposta categorica – almeno per come è strutturata oggi. Il nostro business principale è quello di fare e vendere moto e le corse ci interessano per ragioni di marketing e di sviluppo del prodotto. I prototipi non hanno in questo senso una ricaduta nel breve periodo. Mi piace di più la Superbike”.

MV Agusta non ha un reparto corse interno, fornirà il materiale a PArkinGO che si occuperà anche dello sviluppo delle moto, anche se la collaborazione sarà continua e diretta. “Ci aspetta molto lavoro – ha affermato Giuliano Rovellie non voglio creare false aspettative. Le prime due gare saranno di rodaggio, ma dopo si incomincerà a vedere il nostro potenziale. La moto è un’ottima base da cui partire, già di serie è speciale”. Se il buon giorno si vede dal mattino…


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