CRT, Corti: tutti a caccia delle ART

"Noi già con la nuova ECU, i due giorni in più di test a Sepang ci serviranno"

Mancano pochi giorni ai primi test ufficiali della MotoGP, in programma a Sepang dal 5 al 7 febbraio. Le CRT, figlie di un dio minore nell'olimpo della classe regina, scenderanno però in pista con due giorni di anticipo, l'ennesimo "aiuto" regolamentare elargito dalla Dorna nel tentativo di colmare il gap di competitività che attualmente separa questa categoria dai prototipi. Tra i volti nuovi ci sarà Claudio Corti, alla prima stagione a tempo pieno nella massima categoria dopo la comparsa da wild-card la scorsa stagione a Valencia.

"Mancano ormai pochi giorni al via, venerdì partirò per la Malesia e poi vedrò cosa mi aspetta – ha dichiarato il comasco proveniente dalla Moto2Per me è tutto nuovo, sia la moto che la squadra. Sarà importante avere due giorni in più per provare da soli con le altre CRT perché all'inizio non si capirà molto e sarà necessario 'tarare' la moto, specialmente la nuova centralina. Il discorso è ovviamente diverso per quelli che hanno già corso con la stessa moto lo scorso anno, ma ci sono tanti piloti nuovi nella categoria oltre a me, come Staring, Laverty, e Pesek".

Durante l'apprendistato Corti potrà contare su Colin Edwards, compagno di squadra esperto all'undicesima stagione in MotoGP, con il quale il guascone 'Shorts', in attesa di scoprire la loro competitività, forma già una delle coppie più simpatiche del mondiale.

"Colin mi sembra innanzitutto una brava persona, ho solo tanto da imparare da lui. Se penso che ero piccolo quando fece la famosa battaglia con Bayliss ad Imola (nel 2002, ndr), mi viene da ridere. Spero di essere almeno al suo livello, ha vinto tra le CRT al debutto in Qatar lo scorso anno, e non so se ce la farò. L'obiettivo sono le ART. Espargaró e De Puniet sono ossi duri, e la loro moto al momento sembra un gradino sopra".

Rispetto alla CRT di Noale, il team di Corti (insieme ad Avintia, Ioda e la PBM di Laverty) monterà la nuova centralina unica fornita da Magneti Marelli, detta "Control ECU", che diventerà l'hardware standard per tutti i team a partire dal 2014.

"Non so cosa aspettarmi ed i primi due giorni di test saranno fondamentali per iniziare a capirla e settare i parametri. Non era disponibile quando ho provato la FTR Kawasaki di Avintia a Valencia dopo la fine del campionato, ho girato con elettronica MoTeC. Però sono carico perché abbiamo tanti ottimi fornitori. Il telaio FTR è buono, il motore Kawasaki si è dimostrato fenomenale lo scorso anno in SBK, le sospensioni Ohlins sono ormai lo standard nella categoria. Sono fiducioso".

A questo punto non resta che scendere in pista e darsi da fare. L'atteggiamento di Corti è quello tipico del "colletto blu".

"Partiamo tutti alla pari. Colin è andato in FTR a gennaio per sistemare carenature e ingombri, mentre io sulla moto non mi sono ancora seduto. Ho molto voglia di iniziare, e all'inizio mi concentrerò su gomme ed elettronica. Sono l'ultimo degli ultimi in questo caso. Bisogna andare a testa bassa e lavorare molto da subito".


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