Ormai la Spagna non è più quell'isola felice - metereologicamente parlando - che era fino a qualche anno fa quando era possibile effettuare lunghe prove in inverno con un tempo ideale. Oggi anche in Spagna fa freddo e piove e si rischia di fare un lungo viaggio da Gran Bretagna, Olanda e Italia per concludere poco.
E quello che è accaduto alle squadre che sono andate nei giorni scorsi ad Almeria e Jerez per effettuare gli ultimi test in vista della prossima stagione che comincerà il 24 febbraio con la prima gara di Phillip Island.
La Ducati ha preso la pista per tre giorni ad Jerez ma ha girato praticamente solo mezza giornata. Qualcosa di molto simile è accaduto a Kawasaki, BMW, Aprilia, Suzuki e Honda che hanno provato nei due giorni successivi.
Collegando, però, i risultati -ponderati - di questi test con quelli di fine novembre, è possibile fare un primo punto della situazione.
KAWASAKI - Anche se la Casa giapponese - gestita dal team spagnolo - ha fatto la scelta... bizzarra di non montare il trasponder, è riconosciuto da tutti che abbia realizzato la migliore prestazione (o giù di lì...). La Kawasaki non ha praticamente smesso di girare dal termine del Campionato 2012 ed ha subito affrontato il tema della forcella Ohlins, portandola velocemente alla competitività.
"Sono soddisfatto anche di questi due giorni - ha detto Sykes - e non solo per la prestazione assoluta ma anche per quella ottenuta nel long run con le gomme da gara".
E se le prestazioni di Sykes erano in un certo senso prevedibili, la conferma della validità della ZX-10R che ha subito aggiornamenti arrivati direttamente dal Giappone, viene dal sesto tempo assoluto di Baz (stessa prestazione di novembre).
BMW - La gestione italiana aveva fatto il suo debutto a novembre, sempre a Jerez, quando Melandri aveva realizzato il terzo tempo assoluto. A distanza di due mesi il ravennate ha ripetuto la sua prestazione ma, sembra, con maggiore facilità.
"Con il bagnato - ha detto Marco - ho potuto verificare la mia spalla e sono contento del risultato. Dal punto di vista tecnico abbiamo potuto provare molti particolari come l'elettronica e la ciclistica con le quali abbiamo fatto un buon passo avanti. Sono ottimista per l'Australia".
Il maltempo non ha favorito, invece, l'adattamento di Chaz Davies alla moto tedesca e l'ex campione del mondo della Supersport accusa al momento un secondo di gap dal suo compagno di squadra.
APRILIA - Davide Giugliano era così... carico che ha stabilito, quasi di getto, la terza prestazione assoluta a Jerez, precedendo Laverty e Guintoli con le moto ufficiali. Solo nel box Aprilia è conservata la... verità su questi test che hanno visto la RSV4R affidata al team Althea davanti a quelle del team ufficiale. La terza moto è gestita in questa fase dagli ingegneri della Casa e, quindi, potrebbe significare che a Noale è stato deciso di portare in pista materiale molto simile a quello ufficiale. E la conferma di questo potrebbe arrivare anche dalla prestazione di Michel Fabrizio nelle prove di novembre quando il romano girò con gli stessi tempi degli ufficiali.
SUZUKI - La crescita della terza Casa giapponese (insieme a Kawasaki e Honda) è fuori discussione. Nonostante abbia girato poco a novembre (ad Aragon), la Suzuki a Jerez è andata subito forte con Leon Camier che al termine dei due giorni si è collocato al quinto posto a poco più di mezzo secondo da Sykes.
"Sono soddisfatto - ha detto Camier - perché abbiamo girato bene sia con la pista asciutta che con quella bagnata. Avremmo potuto fare qualcosa di meglio se avessimo girato anche noi a novembre come hanno fatto i piloti e i team che ci hanno preceduto. Per l'Australia sono decisamente ottimista".
Più difficile il compito di Jules Cluzel che solo a gennaio è salito sulla sua nuova moto: per il francese ci vorrà tempo per abituarsi alla Superbike.
DUCATI - La 1199 Panigale ha girato in giorni diversi da quelli degli altri team e, quindi, la comparazione dei tempi è ancora più difficile. Alla differenza di utilizzo degli pneumatici tra i vari team si aggiunge anche quella meteo.
Carlos Checa è andato via da Jerez, sembra, meno preoccupato rispetto alle sessioni precedenti ma questo non significa che sia tranquillo. Le cose sembrano mettersi diversamente (in positivo) ma la nuova moto sembra ancora accusare un certo gap dalle migliori.
Ayrton Badovini, dal canto suo, ha fatto quello che ha potuto, concentrandosi sull'adattamento alla moto. Anche lui avrebbe avuto bisogno di un meteo migliore.
HONDA - Sembra quella più indietro. Dopo aver accusato una distanza di due secondi nei test di novembre, in quelli di gennaio ha visto il divario ridursi ad uno ma - al di là delle dichiarazioni ufficiali - il fatto che entrambi i piloti siano lontani dai migliori dovrebbe preoccupare il management del team olandese.
E se consideriamo che Rea ha voglia di dare finalmente... una svolta alla sua carriera e che Haslam vuole dimenticare con i risultati le sue stagioni con BMW, è evidente che il problema, al momento, è nella competitività della moto che ha ricevuto nuovi particolari dal Giappone.
"Abbiamo bisogno di girare di più. - ha detto Rea - Nei test le cose non sono andate come speravamo. Abbiamo avuto anche problemi con l'elettronica che non ci hanno permesso di lavorare come volevamo. In questo momento sembra che abbiamo tanta potenza che non riusciamo a sfruttare al massimo. Speriamo di poter lavorare bene a Phillip Island".
Ora le moto andranno in Australia, dove il 14 e il 15 febbraio ci saranno i primi test privati che si stanno trasformando in...ufficiali visto che a Phillip Island saranno presenti praticamente tutti i team. E da allora si entrerà in clima gara: il mondiale 2013 partirà da lì.
I migliori tempi in assoluto di Jerez:
1° Sykes (Kawasaki) 1'40"5* - 2° Melandri (BMW) 1'40"758 - 3° Giugliano (Aprilia) 1'40"861 - 4° Laverty (Aprilia) 1'41"044" - 5° Camier (Suzuki) 1'41"184 - 6° Baz (Kawasaki) 1'41"3* - 7° Rea (Honda) 1'41"641 - 8° Guintoli (Aprilia) 1'41"683 - 9° Davies (BMW) 1'41"726 - 10° Haslam (Honda) 1'42"411 - 11° Cluzel (Suzuki) 1'42"635 - 12° Clementi (BMW) 1'44"857
*tempi ufficiosi (senza trasponder)
Checa (Ducati) 1'41"826 - Badovini (Ducati) 1'43"400