Si è parlato anche di Superbike alla presentazione del programma Motorsport della Pirelli, quasi del tutto concentrato sulla Formula 1. Ma c'è da dire che su 252 campionati (a due e quattro ruote, tra internazionali e nazionali) insieme al top del motorismo, c'è stato proprio il campionato delle derivate.
A parlare dei programmi a due ruote è stato Giorgio Barbier, Pirelli Motorcycle Motorsport Director, che ha illustrato le novità più importanti della stagione che inizierà il 24 febbraio sul circuito australiano di Phillip Island, che saranno le gomme da 17 pollici e lo pneumatico intagliato Diablo Wet con mescola intermedia.
Nell'R&D di Milano i tecnici della Casa italiana hanno completamente riprogettato le mescole per la nuova struttura dei pneumatici da 17 pollici. Le nuove mescole sono più morbide, più versatili e più perfomanti e saranno disponibili in due versioni anteriori. Ma il passaggio epocale dai 16,5" ai 17" corrisponde anche ad una nuova progettazione dei pneumatici che hanno nuovi profili e fianchi ed un'impronta a terra aumentata.
"La risposta dei team - ci ha detto Barbier al termine della conferenza stampa - è stata molto positiva e per consentire una valutazione imparziale, abbiamo lasciato che le squadre gestissero da sole le nuove gomme in questi test invernali, senza il nostro supporto sul campo".
Ma le novità non si fermano alle dimensioni. A Breueberg (Germania) è stato prodotto - dopo la progettazione e lo sviluppo alla Bicocca - il nuovo pneumatico intermedio Diablo Wet, con l'obiettivo di rispondere maggiormente alle aspettative di team e piloti e di fornire un più ampio spettro di utilizzo. SI tratta di una soluzione che grazie alle sue caratteristiche, stando alle dichiarazione di Barbier, potrebbe rivelarsi decisivo in alcune condizioni meteo e determinanti nella strategia di gara.
La "vicinanza" con la Formula Uno fa sorgere spontanea la domanda sull'interscambio tra le due realtà. "Il programma Superbike ha avuto sicuramente dei vantaggi dall'avvio del progetto Formula Uno - ci ha detto ancora Barbier - non tanto dal punto di vista progettuale (troppo diverse le impostazioni di base) quanto da quello del sistema e della mentalità. Ci ha consentito di entrare in contatto con fornitori chimici che prima non rispondevano alle nostre richieste. Questo ci ha consentito un grosso passo avanti".
Ed a proposito di top: pensi ci siano grandi differenze progettuali tra una MotoGP e una Superbike, dal punto di vista delle gomme?
"Direi di no. Credo che non ci siano differenze eclatanti. Le attuali moto di serie e le MotoGP sono dotate di tale elettronica che possono adottare qualsiasi tipo di pneumatico. Credo che tra le missioni dei costruttori di gomme ci sia quello della ricerca della prestazione ma finalizzato ad un obiettivo. Il nostro era quello di realizzare pneumatici di alte prestazioni ma con una tecnologia che potesse essere facilmente essere trasportata sulla strada. In assoluto non avremmo difficoltà a fornire gomme performanti anche per la MotoGP".
Sempre in tema di MotoGP, dopo dieci anni di monogomma in Superbike con i Flammini come interlocutori, ora avrete la Dorna. Qual è stato il vostro primo impatto con la nuova proprietà?
"Abbiamo avuto pochi contatti, essendo il nostro contratto valido fino al 2015. - ha proseguito Barbier - Credo che loro abbiano bisogno di capire questo mondo. Vedremo cosa saranno in grado di portare in campionato. Sembra evidente che la loro volontà sia quella che i prototipi rimangano tali e di mantenere la differenza tra i due campionati, speriamo senza svilire la Superbike".
Avete intenzione di proseguire nel monogomma anche dopo il 2015?
"Innanzitutto vedremo cosa accadrà nel 2013, al termine del quale cominceremo, mi auguro, a parlare per il rinnovo del contratto anche sulla base delle decisioni che la Dorna prenderà dal punto di vista regolamentare. Questo ci consentirà di capire se potremo, come mi auguro, proseguire il nostro lavoro in Superbike".