Antonelli: a scuola da Rossi e Marquez

"Mi alleno sul flat-track con Valentino, e guardo tutti i video di Marc"


Il secondo anno nel mondiale Moto3 è cominciato su una nota amara per Niccolò Antonelli. Come comunicato da lui stesso via Facebook, un infortunio ai legamenti della spalla destra lo ha fatto propendere per un'operazione eseguita dal Dottor Porcellini (lo stesso che aveva curato la spalla di Valentino Rossi nel 2010). Una scelta rischiosa visti i test in programma dal 12 al 14 di febbraio a Valencia, ma ragionata.

"Ho 16 anni e lo staff medico mi ha rassicurato sulla rapidità dei tempi di recupero e ricrescita della cartilagine – ha raccontato il giovane alfiere del team Gresini – Meglio curarmi ora piuttosto che rischiare problemi a stagione in corso. Devo solo concentrarmi sulla riabilitazione. Ai test sarò al 60% della condizione fisica, ma per l'inizio del campionato sarò in piena forma".

A proposito di test, il romagnolo aveva dato segni promettenti nelle giornate di prove ad Almeria a campionato concluso.

"Ho un nuovo capotecnico, Fausto Bencivenni, che ha anche lavorato con Elias l'anno che vinse il titolo in Moto2, e mi sono trovato subito in sintonia con lui. Anche il nuovo tecnico elettronico mi ha aiutato a trovare maggiore velocità di motore. L'anno scorso avrei potuto fare di più, ma ho comunque chiuso la stagione in crescendo".

Una spina nel fianco durante il campionato era rappresentato dai 12 chili di zavorra che la squadra era costretta a piazzare sulla moto del "peso piuma" romagnolo per raggiungere la quota minima imposta dal regolamento. Il prossimo campionato, tuttavia, la situazione non dovrebbe essere così problematica.

"Al momento sono riuscito ad aumentare di due chili, e punto a metterne su altri due prima del Qatar. Poi la nuova tuta con l'airbag pesa un chilo e mezzo in più, per cui dovremmo passare dai 12 dello scorso anno a circa 6 o 7".

Come migliore risultato, Antonelli può contare sui quarti posti ottenuti a Le Mans ed al Mugello. Per fare il salto di qualità definitivo, l'italiano ha confessato di studiare dai primi della classe.

"In realtà l'infortunio alla spalla me lo sono procurato allenandomi sul flat-track al ranch di Valentino, in compagnia di altri piloti del motomondiale. Poi durante l'inverno ho studiato con attenzione Marquez, riguardandomi anche molti dei suoi video all'epoca della 125, per osservare la sua posizione in sella ed i punti di staccata. Viñales, Salom, e lo stesso Fenati saranno tosti da battere, ma io punto a vincere, non potrei fare altrimenti".

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