Tu sei qui

Ezpeleta: tetto ai costi a MotoGP e SBK

La ricetta anti-crisi del N. 1 di Dorna per i due campionati illustrata a Wrooom

MotoGP: Ezpeleta: tetto ai costi a MotoGP e SBK

Share


Ormai è diventato un tormentone, fatto di cifre, numeri, soluzioni più o meno plausibili, istinti rivoluzionari e reazionari che si alternano a seconda della giornata. A cosa ci riferiamo? Al futuro del nostro sport, MotoGP e SBK che attendono il 2014 come una profezia Maya. Nessuno sa cosa succederà, ma qualcosa – si spera – accadrà. Almeno che non succeda come il 21 dicembre scorso. A cercare di fare nuovamente chiarezza è stato Carmelo Ezpeleta, ormai nel ruolo di boss dei due campionati, ospite di Wrooom a Madonna di Campiglio.

ECCO LE NUOVE CRT -I regolamenti per il triennio 2014-16 sono già definiti e stiamo definendo i programmi per il 2017” garantisce Don Carmelo, che sembra avere raggiunto un accordo con Honda per il prezzo del suo ‘prototipo di serie’ e con Yamaha per la fornitura dei motori. “La moto intera dovrà costare un milione di euro, cadute escluse, mentre i propulsori necessari per tutta la stagione 800mila euro. Honda potrà fornire fino a 5 moto, Yamaha motori per 4 moto” garantisce. Saranno questa la novità su cui conta per ridurre il gap tra i team ufficiali e i cosiddetti CRT. “Potranno scegliere se usare una CRT come adesso, oppure affidarsi alla moto di Honda o ai motori Yamaha – spiega – in tutti questi casi, se useranno la centralina Magneti Marelli con il software fornito dall’organizzazione potranno contare su 24 litri di carburante, contro i 20 fissati per le moto ufficiali, indipendentemente dall’elettronica che useranno”. Quattro litri di benzina, per portare i ‘privati’ più vicini agli ufficiali.

Perché quello che interessa al numero uno di Dorna, come ripetuto più volte è “ridurre i costi e aumentare lo spettacolo”. Il numero dei partecipanti non è più un problema, “abbiamo 24 piloti e questa cifra rimarrà costante – dice – piuttosto, una novità sarà che se un nuovo costruttore vorrà entrare in MotoGP dovrà affidarsi a una delle squadre esistenti”. Una norma che mira a garantire la sopravvivenza dei team presenti.

SBK: TETTO AI COSTI - Anche per la Superbike, i lavori sembrano in stato avanzato. Dorna si è incontrata a Ginevra lo scorso dicembre con i costruttori impegnati nel campionato e si sono fissati i primi paletti. “Ogni Casa dovrà fornire un massimo di 6 moto al costo di 250mila euro per l’intera stagione” sottolinea Ezpeleta, per le Supersport la cifra dovrebbe essere di 100mila euro, mentre la Superstock è destinata a scomparire. Fissare un tetto ai costi potrebbe essere una buona idea, ma in questi casi è difficile controllare che sia rispettato. “Saranno le stesse Case a vigilare” si mostra sicuro il manager spagnolo.

IN MOTOGP 18 GARE - L’ultima questione è quella del calendario, in SBK la tappa di Brno sembra sempre più a rischio mentre Imola si avvia al rinnovo. “Non andremo da nessuna parte se il promoter non garantirà di coprire le spese minime, questo è sicuro” garantisce Don Carmelo, che spiega anche le differenze con la MotoGP. “Ridurre le gare nel motomondiale sarebbe controproducente, perché ogni GP significa soldi per le squadre, a differenza di quello che accade in SBK – le sue parole – Io preferirei non averne comunque più di 18, massimo arrivare a 19 se ci fossero esigenze particolari”. Rendere complementari i due campionati rendendo ‘invernale’ la SBK è invece “un’idea molto interessante in teoria, ma non realizzabile – la risposta – purtroppo non ci sono circuiti dove andare a correre, almeno non in Europa che rimarrà sempre il centro dei due campionati”.

ASCOLTA L'AUDIO

 

{pb_mediaelmedia=[audio] audio_mp3=[images/ARCHIVIO/2013/audio/WROOOM/ezpeleta.mp3]}

Audio: 

__

Articoli che potrebbero interessarti