Ducati GP13: cambia il look, non la moto

TUTTE LE FOTO DELLA D16 Si riparte dal 2012. L'unica novità, per il momento, sono le livree


L'abito non fa il monaco. In molti avevano fatto congetture e azzardato previsioni, alcuni addirittura preso abbagli nel tentativo di fare lo scoop, ma finalmente la Ducati GP13 è sotto gli occhi di tutti e, carene a parte, ricorda a tutti gli effetti la GP12. Se non altro gli esteti avranno di che discutere, perché le livree del team ufficiale e di quello satellite hanno subito un'inevitabile rivisitazione: partito Valentino Rossi, dominano i classici rosso e bianco di Borgo Panigale, con abbondante spazio lasciato libero dagli sponsor in partenza. Tuttavia, il pacchetto tecnico sembra destinato a restare, almeno per ora, invariato.

Questo almeno suggeriscono l'occhio ed il buon senso, in attesa delle prime dichiarazioni del nuovo responsabile Bernhard Gobmeier, dal momento che si tratta di una squadra in piena ristrutturazione e di un'azienda fresca di passaggio di proprietà. Questo hanno confermato Nicky Hayden ed Andrea Dovizioso nella conferenza stampa di questa mattina.

Che cosa aspetta il team in Rosso nella sua crociata da qui in poi? Innanzitutto un ulteriore lavoro di selezione tra le diverse configurazioni portate in pista la scorsa stagione che, dopo il divorzio con Rossi, subiranno la "prova del nove" in Malesia dal 5 al 7 febbraio con Andrea Dovizioso e Nicky Hayden. Il forlivese, che ha aggiunto uno "zero" davanti al tradizionale numero 4, effettuerà il primo test a tempo pieno sperando nella clemenza del meteo; l'americano potrà dare ulteriori raffronti sugli ultimi aggiornamenti provati quando era a mezzo servizio per i problemi fisici di fine campionato. Ad anticipare il loro lavoro, Michele Pirro sarà a Jerez questo fine settimana per operare uno "sgrezzamento" preliminare del diverso materiale portato in pista la scorsa stagione.

Chi auspicava che ai cambiamenti nell'organigramma aziendale e nel roster piloti facesse seguito una rapida rivoluzione tecnica sarà rimasto deluso, ma Ducati (ri)parte da qui: senza proclami, con tanta voglia e impegno. Basteranno? Lasciate i vostri commenti QUI.

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