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WSBK 2014: Pirelli vara due soluzioni differenti per SBK ed Evo

Giorgio Barbier, Racing Director si concede ad un’interivista

Moto - News: WSBK 2014: Pirelli vara due soluzioni differenti per SBK ed Evo

Si è conclusa da poco il Mondiale Superbike, i motori sono spenti fino al 15 gennaio ma il mese di dicembre resta ed è il miglior momento per tracciare un bilancio della stagione appena andata in archivio e perchè no, anche per parlare del futuro. Questo è quello che ha fatto Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto, nell'intervista che ha concesso a WorldSBK.com, che vi riproponiamo integralmente:

Com'è stato il 2013 dal punto di vista della Pirelli?
"Direi una stagione assolutamente positiva, quella che si è appena conclusa, la decima in qualità di fornitore unico di tutte le classi del Campionato Mondiale eni FIM Superbike. Anno dopo anno abbiamo contribuito a rendere il Mondiale sempre più avvincente, mantenendone alta la competitività, in totale armonia nel dialogo con il promotore, i team e le case motociclistiche. Ad oggi siamo il monogomma più longevo e, di conseguenza, quello di maggior successo nella storia degli sport motoristici a livello internazionale; questa è la dimostrazione di come dedizione, impegno, sviluppo tecnologico, al pari dell'ascolto e del dialogo con tutti i soggetti coinvolti nel Mondiale, siano stati l'arma vincente per ottenere questo risultato. Il nostro ruolo nel Campionato non è mai stato quello di semplice fornitore che impone le proprie scelte su team e piloti e credo che questo negli anni ci abbia premiato. Quest'anno la sfida era grande per noi, il debutto del Diablo Superbike nella misura da 17 pollici. Grazie al know-how e all'esperienza acquisita nel tempo, non solo durante l'anno non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo, ma il nuovo prodotto è stato accolto fin da subito con entusiasmo da tutti i piloti, e ha dimostrato le sue ottime performance, permettendo a tutti di migliorare notevolmente i tempi sul giro".

Quali sono le novità previste per la prossima stagione?
"Con l'arrivo della SBK EVO, restando fedeli al nostro approccio costruttivo, abbiamo collaborato con Dorna per contribuire a nostro modo a mantenere il Campionato altamente competitivo, cercando di mettere i piloti della EVO in grado di giocarsela quasi alla pari con i piloti delle prime file. Ecco perché nel 2014 le soluzioni a disposizione dei piloti Superbike e quelle a disposizione dei piloti EVO, pur non differendo come quantitativo, potrebbero essere diverse. Per attirare pubblico ed interesse le gare devono essere combattute, avvincenti e divertenti e noi lavoriamo da sempre con questo obiettivo".

Quanto lavoro serve per sviluppare nuove soluzioni che garantiscano prestazioni sempre migliori ed allo stesso tempo siano performanti su tutti i modelli di moto?
"Per il passaggio dai 16,5 ai 17 pollici gli ingegneri della Pirelli hanno dovuto lavorare molto, riprogettando totalmente i nuovi pneumatici a partire dalle mescole fino ai profili e ai fianchi. Ecco perché, rispetto ai precedenti da 16,5 pollici, questi pneumatici hanno un'impronta a terra aumentata e garantiscono una riduzione dei movimenti a favore di una maggiore stabilità e migliore capacità di inserimento in curva, oltre al mantenimento delle prestazioni nel corso della gara. Le nuove mescole sono più morbide, più versatili e più performanti: con due sole mescole anteriori e posteriori, a differenza delle tre che sono state usate in passato, è stato possibile coprire la totalità delle gare del Campionato perché Pirelli è riuscita ad incrementare notevolmente il range di utilizzo di ciascuna mescola. Il lavoro è tanto e, soprattutto nel nostro campo, non è permesso sbagliare, bisogna essere certi praticamente a tavolino che il nuovo prodotto sarà migliore del precedente perché piloti e mercato vogliono avere prodotti sempre più prestazionali. Il segreto infatti è quello di realizzare un prodotto che funzioni bene, non per una sola motocicletta, ma per tutte; questa è la parte più difficile del lavoro e devo dire che finora ci siamo sempre riusciti, come dimostrano anche le numerose case motociclistiche che hanno scelto gomme Pirelli come primo equipaggiamento".

Del lavoro svolto nel Mondiale Superbike, cosa esattamente si riflette poi nella produzione destinata al mercato dei clienti privati? Quanto è importante questa connessione per voi?
"Per Pirelli il Campionato Mondiale Superbike è sempre stato il principale laboratorio per sviluppare pneumatici sempre più performanti che, come giustamente detto, non sono prototipi ma prodotti in commercio che sono stati testati e sviluppati con i migliori piloti e sono acquistabili sul mercato da tutti i motociclisti. Tutti gli anni aggiorniamo la nostra offerta grazie alle esperienze consolidate nella stagione appena terminata: questo è un mondo che non si può fermare ed adagiare sul consolidato. Con la filosofia di approccio adottata da Pirelli non è necessaria una messa a punto delle sospensioni troppo sofisticata per far rendere al meglio gli pneumatici, questo a tutto vantaggio anche dell'utente finale, che non necessita di particolari set-up per poter utilizzare i nuovi prodotti racing dell'azienda italiana. Per Pirelli quindi il Campionato Mondiale Superbike è fondamentale, innanzitutto per offrire i migliori prodotti racing a chi gareggia a livello professionale ed amatoriale, ma anche per migliorare tutti i prodotti presenti nella nostra gamma, dal momento che molte delle soluzioni e dei brevetti sviluppati nel Mondiale possono essere poi utilizzati anche in pneumatici meno sportivi".

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