Camionisti e il "Movimento dei Forconi" bloccheranno il traffico in questi due giorni (9 e 10 dicembre 2013)? Nulla di certo… Iniziamo con il perchè di tutto questo: gli autotrasportatori lamentano il mancato mantenimento degli impegni assunti dal Governo e indicano la Legge di Stabilità (in cui sono state introdotte disposizioni per l'autotrasporto) come imputato principale, visto che non garantiscono soluzioni ai problemi del settore. Il volantino di protesta così cita: "L'Italia si ferma, ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l'identità di un Paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni" e ancora, "ribellarsi è un dovere quando un Governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre". Su altri volantini così è scritto: "Bloccheremo l’Italia da Pordenone alla Sicilia. Non se ne può più di Unione Europea, di Angela Merkel, di "fiscal compact", di "stabilità", di Letta, di Alfano, di Bilderberg". Ma sta avvenendo tutto questo?
PER ORA, NULLA DI GRAVE… O QUASI
In generale la situazione più grave è quella che interessa la Sicilia, da dove è partito il tutto. Proprio nella giornata di ieri, domenica, era previsto il divieto di circolazione per i veicoli commerciali sopra le 7,5 tonnellate: doveva terminare alle 22.00, ma è stato anticipato alle 18 per cercare di scongiurare ulteriori disagi in tutta Italia. Intanto queste le sigle che hanno aderito: Aitras, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo Trasportatori, Sati, Trasportounito, Forconi, Cobas latte, C.R.A., Azione Rurale Veneto, Life e Forza Nuova.
ALCUNE PRECISAZIONI
Ma attenzione, Rocco Girlanda, Sottosegretario di Stato con delega all’autotrasporto, così ha dichiarato nelle scorse ore: "Ritengo sia doveroso chiarire che lunedì 9 dicembre non è un fermo del settore dell'autotrasporto, ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere 'rivoluzionario', dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori".PER ORA, NULLA DI GRAVE… O QUASI
In generale la situazione più grave è quella che interessa la Sicilia, da dove è partito il tutto. Proprio nella giornata di ieri, domenica, era previsto il divieto di circolazione per i veicoli commerciali sopra le 7,5 tonnellate: doveva terminare alle 22.00, ma è stato anticipato alle 18 per cercare di scongiurare ulteriori disagi in tutta Italia. Intanto queste le sigle che hanno aderito: Aitras, Assiotrat, Assotrasport, Azione nel Trasporto, Movimento Autonomo Trasportatori, Sati, Trasportounito, Forconi, Cobas latte, C.R.A., Azione Rurale Veneto, Life e Forza Nuova.