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Prudenza in moto? Gli italiani sono i recordmen in Europa

Lo dice un’indagine a livello europeo. Sono i gestori delle infrastrutture a non fare il proprio “dovere”...

Moto - News: Prudenza in moto? Gli italiani sono i recordmen in Europa

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Pagano polizze Rca astronomiche, viaggiano su strade pietose, rischiano la vita a causa dei guardrail ghigliottina: chi sono? I motociclisti italiani. Che adesso vengono valorizzati ancor più dallo Studio incidenti moto (Stimo), promosso dalla compagnia assicuratrice 24h Assistance: una sua ricerca ci fornisce una chiave di lettura diversa dagli stereotipi interessanti la categoria. Attenzione: i motociclisti del Belpaese sono tra i più attenti d’Europa. Infatti, il 100% degli incidenti sono avvenuti con il motociclista che, correttamente, indossava il casco. Un 23% degli assicurati ha effettuato un incidente a causa di un sorpasso sulla destra; il 31% ha avuto una collisione con un’auto che usciva da un parcheggio; l’8% dei sinistri è stato causato da uno scontro tra moto.

FATTORI DETERMINANTI

Ma al di là dell’alta velocità e dei sorpassi azzardati, specie nei centri abitati, quali fattori determinano gli incidenti che si sarebbero potuti evitare? Le condizioni delle vie di comunicazione: asfalto rovinato, buche (e crateri, sempre più spesso), binari fuori sede, masselli sporgenti. Insomma, sul banco degli imputati ci finiscono gli enti gestori o proprietari delle strade. Servirebbero invece, come conferma la ricerca, pavimentazioni in perfetto stato di efficienza, vernice antisdrucciolo, graduale eliminazione degli spartitraffico. E guardrail semplicemente in grado di svolgere il proprio mestiere, quello cioè di contenere l’uscita del mezzo e rendere il meno gravi possibili le lesioni fisiche.

L'ANAS: SI PUO' FARE DI PIU'
C’è anche un capitolo dedicato all’Anas: il gestore ha, correttamente, riconosciuto che gli interventi di adeguamento delle barriere di sicurezza concorrono a definire il fabbisogno manutentivo nell’ambito della programmazione della manutenzione straordinaria. Ma, come si può leggere nel Bilancio Integrato Anas 2012, proprio relativamente alla manutenzione straordinaria si evidenzia un generale decremento dell’attività 2012 rispetto al 2011.Tale situazione è da imputarsi al ritardo nell’erogazione dei fondi per il Contratto di programma 2011 e alla mancata erogazione dei fondi per il Contratto di programma 2012.

MENO SINISTRI

Comunque, a lasciar ben sperare, e per ribadire la crescente prudenza e consapevolezza dei motociclisti, ricordiamo che nel 2012 i sinistri hanno coinvolto 47.311 motocicli (-12,6% rispetto al 2011), con una riduzione del 10,9% dei morti e del 12,5% dei feriti. I ciclomotori vanno ancora meglio: 16,6% incidenti, -26% morti e -15% feriti. Nonostante infrastrutture spesso da Terzo mondo.

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