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Rca moto: scontro durissimo Ancma-Ania

La Confindustria delle moto contro l’Associazione delle Assicurazioni

Moto - News: Rca moto: scontro durissimo Ancma-Ania

È polemica asperrima fra Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e Ania (l’Associazione delle Compagnie assicuratrici). Ad accendere il fuoco delle discussioni, alla presentazione della della 71esima edizione dell'Esposizione Internazionale del Motociclo (che si terrà a Rho, dal 5 al 10 novembre 2013), è stato Pier Francesco Caliari, Direttore Generale dell’Ancma stessa, che è partito da un dato: il mercato delle due ruote è infatti in forte calo, e nel 2012 si è fermato a 255.269 veicoli (-21,8%). Mentre nei primi 8 mesi del 2013 sono stati venduti 143.694 veicoli a motore (immatricolazioni +50cc) con una flessione del -25,5% (esclusi gli scooter Piaggio immatricolati dalle Poste). Ed è sulle colpe di questa crisi che la miccia è esplosa...

LA POLIZZA? CE LA FACCIAMO NOI
Infatti, secondo Caliari (Ancma), le pessime acque in cui naviga l’Italia non sono l’unica causa della fortissima flessione delle vendite delle moto: nel Bel Paese le due ruote, questa è la tesi, sono penalizzate da una serie di costi fissi che sono veri e propri dazi che l'utente finale paga alle lobby. Nel 2012, i conti delle Assicurazioni - questo l’attacco diretto e preciso - sono tornati in positivo (con utili pari a 5,8 miliardi. Fonte Ania), ma i premi moto sono ancora saliti. Caliari ha annunciato lo studio congiunto di Ancma-Confindustria e della Federazione Motociclistica Italiana di una copertura assicurativa specifica, studiata su misura per i motociclisti italiani dalle due associazioni: "Uno dei problemi principali del nostro settore è il caro-assicurazioni. Per questo con la Fmi e con il presidente Paolo Sesti stiamo valutando la creazione di un'assicurazione dedicata ai motociclisti". Insomma, una polizza Rca "fai da te". Senza ricorrere alle Compagnie. Un po’ sul modello francese: una Compagnia con fondi non derivanti dalle banche o dalle società finanziarie, bensì dalle donazioni dei soci (oltre 40.000) appartenenti alla Ffmc (Federazione francese dei motociclisti arrabbiati).

REAZIONE MOLTO FORTE

La replica dell’Ania non s’è fatta attendere: "Attribuire la crisi di vendite nel mercato motociclistico ai costi assicurativi è assurdo. Stupisce che un esponente dell’industria parli con simile superficialità di un altro settore produttivo senza considerare i fattori di costo e le problematiche operative di quel settore". E poi, ecco il paragone: "Sarebbe come se gli assicuratori attribuissero la responsabilità del mancato incremento del numero delle polizze ai prezzi eccessivi di acquisto dei motoveicoli". L’Ania sottolinea ancora una volta che i prezzi del servizio assicurativo dipendono esclusivamente dall’andamento dei costi dei risarcimenti e anche un’eventuale Compagnia promossa dai costruttori e dai motociclisti, come ipotizzato dall’Ancma, sarebbe obbligata a seguire la medesima metodologia nel determinare i suoi prezzi. Chiusura abbastanza cruda, a dire il vero, del comunicato Ania: "Gli incidenti che coinvolgono i motociclisti risultano in assoluto i più gravi e certamente pesano sul costo delle coperture assicurative".

QUALCHE PICCOLA OMISSIONE

Alla fine, però, nessun riferimento ai profitti colossali delle Assicurazioni. Silenzio anche sulle varie storpiature dell’indennizzo diretto, che spinge le Compagnie a risarcire il cliente e a guadagnare in camera di compensazione con il forfait superiore al rimborso. Neppure una parola sul fatto che tutte le leggi dei vari Governi (non ultima quella della lesione per le ferite lievi) sono create ad hoc per le Assicurazioni... Nessun riferimento alle regole che il Ministero dello Sviluppo Economico vuole introdurre, tutte pro Compagnie: via la cessione del credito; introduzione del risarcimento in forma specifica. Stendiamo un velo pietoso sulla lotta alle frodi da parte delle Assicurazioni, che hanno la pretesa di non combattere le truffe, chiudendo anzi gli uffici sinistri in certe zone del Sud e scaricando i costi sugli assicurati onesti. Pazienza: magari nel prossimo comunicato pungente...

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