A Bologna c'è clima di fermento. Dalle parti di Borgo Panigale c'è la volontà di migliorare la Ducati Panigale che nella produzione di serie si è rivelata come una moto di primissimo livello, con soluzioni di spicco e con una propria caratterizzazione unica, ma che nella sua trasposizione a livello di competizioni si è rivelata deludente.
Se in Superstock i risultati sono stati tutto sommato buoni - secondo posto in classifica per Niccolò Canepa nella coppa del mondo Fim Superstock, titolo italiano Superbike (con regolamento sostanzialmente Evo) con Eddi La Marra - lo stesso non si può dire per la classe regina, dove in un anno si è riusciti a raggiungere solo un podio con Ayrton Badovini. La volontà quindi è quella di realizzare una 1199 Panigale R ancora più evoluta ed estrema, chiamata con ogni probabilità "Superleggera".
Probabilmente si tratterà di una versione non omologabile, arrivando alla potenza massima di 220 cavalli ed un peso a secco di 152 kg, ben 18 in meno della versione base, già detentrice del primato di moto più leggera della categoria, utilizzando materiali come titanio, fibra di carbonio e magnesio. Il lavoro si sarebbe incentrato anche sulla meccanica, con un affinamento ulteriore del propulsore Superquadro da 1198cc della Panigale R.
Ovviamente a livello ciclistico si parla di Ohlins all'anteriore e Brembo per quanto concerne i freni (e non potrebbe essere altrimenti), ma il vero punto forte, secondo quanto riportato dai nostri colleghi di Asphalt&Rubber, sarebbe il nuovo pacchetto elettronico, derivante direttamente dall'esperienza Ducati in Motogp e SBK, in grado di poter competere con quanto proposto dal sistema avanzato di casa Aprilia, con l'aPRC.
Il numero delle moto prodotte dovrebbe essere stabilito sulle 500 unità, ed il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 60.000 euro. Che sia questa l'arma di Borgo Panigale per la futura categoria Evo che debutterà nel 2015? Probabilmente dovremo attendere il prossimo salone dell'Eicma per saperne di più. Rimanete collegati!