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Ducati 899 Panigale presentata da Claudio Domenicali

Il neo-amministratore delegato di Borgo Panigale fa il punto su presente e futuro di Ducati

Moto - News: Ducati 899 Panigale presentata da Claudio Domenicali

La Ducati è diventata il fiore all’occhiello dell’Audi. Addirittura da esibire con orgoglio all’apertura del Salone dell’auto di Francoforte: la 899 Panigale non poteva avere un debutto più qualificato, nel cuore dell’industria tedesca. Questo preambolo potrebbe far pensare che la Casa di Borgo Panigale sia tenuta sotto scacco da una colonizzazione germanica, dopo essere stata acquistata un anno fa dal marchio dei quattro anelli. Niente di più inesatto: i ducatisti possono dormire sonni tranquilli, perché la Ducati punta ora più che mai sull’italianità del suo prodotto.

DOMENICALI: "DUCATI E’ L’ESEMPIO DI UN’ITALIA CHE NON SI ARRENDE
Claudio Domenicali, amministratore delegato della Ducati, ci ha tenuto a sottolinearlo nel corso della presentazione della 899 Panigale che si è svolta questa mattina all’Auditorium nella sede bolognese, parlando ai giornalisti delle due ruote. La Ducati è l’esempio di un’Italia che non si arrende alla crisi, ma cerca le strategie più adatte per crescere. Non scappa dal Belpaese per cercare più facili profitti, ma investe nel futuro credendo che lo storico stabilimento di via Ducati, 3 resti l’ombelico del suo mondo.
I numeri, del resto, parlano chiaro: il bilancio è positivo per cui l’azionista ha deciso di investire in ricerca e innovazione anche se i risultati di vendita del 2013, riferiti al primo semestre, sono leggermente al di sotto dello scorso anno, quando erano stati battuti tutti i record. "Le difficoltà si focalizzano nel Sud dell’Europa – racconta Domenicali - , perdiamo il 22% in Italia e c’è un calo in Spagna. Eppure la Panigale rappresenta il 50 per cento delle moto di grossa cilindrata. E del resto c’è un mercato mondiale che è in espansione. Due dati mi sembrano curiosi: la crescita del 15% della Thailandia e il 15% di accessi al nostro sito internet arriva dall'India dove andremo nel 2014. Anche se stiamo seguendo l’Asia, confidiamo nella ripresa del paese Italia".

PIANO DI SVILUPPO A CINQUE ANNI

E la Ducati ci crede, perché ha programmato un piano di sviluppo di cinque anni. "Non abbiamo la palla di cristallo, ma il piano prevede una crescita non solo negli utili, ma anche nei dipendenti di Borgo Panigale. Insomma vorremmo essere valutati come dei buoni datori di lavoro. L’Italia è sotto attacco perché subisce un costo del lavoro troppo alto, ma noi abbiamo deciso di restare dove siamo. Stiamo negoziando un patto con i sindacati per lavorare di più e far guadagnare tutti di più".
La Ducati produce all’85% a Borgo Panigale e dà lavoro a 1300 persone senza contare l’indotto: "Siccome vogliamo portare i nostri sogni agli appassionati e ai clienti dobbiamo puntare sull’esclusività, sviluppando dei concetti innovativi. Posso dire che il Multistrada con i suoi 150 cavalli fa scuola, ma è al futuro che guardiamo con attenzione".

ANDREA FORNI NOMINATO DIRETTORE TECNICO

Qualcosa di questo sforzo si vedrà già all’EICMA il 4 novembre, ma passerà anche dall’incremento dei tecnici di Andrea Forni, che è stato nominato ufficialmente direttore tecnico della Ducati e dalla qualità dei prodotti…
"Nell’ultimo anno abbiamo cambiato la proprietà e l’amministratore delegato. Ci sono state novità importanti che non hanno intaccato i nostri valori principali. Il divertimento di guida su una moto passa per una serie di caratteristiche: la leggerezza, la qualità del prodotto, la performance, il design e la cura dei dettagli oltre alle persone. Credo che i rapporti personali possano essere uno straordinario elemento per far crescere il business. L’amicizia, il rispetto e a volte anche il confronto duro ma nel rispetto delle figure aiuti a crescere, spinga a migliorare. Eppoi un prodotto prima si essere deliberato ci deve piacere, altrimenti aspettiamo sei mesi o un anno prima di portarlo sul mercato. Non dimentichiamoci che il bello è una delle qualità della vita".

THE BABYGALE

La 899 Panigale è un po’ la summa di queste categorie: non è una moto estrema, mi si affaccia al mercato delle sportive con l’ambizione di pescare in un bacino di nuovi clienti più giovani. La sua forza sarà la versatilità: potrà girare in città e in pista, adattandosi alle diverse situazioni. La "Panigalina", come è stata soprannominata la piccola Ducati, è parte di una storia che è già giunta alla quinta generazione: "La 899 Panigale è uno sportiva più facile da guidare per una serie di valide ragioni: l’ergonomia più rilassata della posizione di guida, la possibilità di portare dei bagagli e la presenza di tutti i sistemi elettronici che rendono il veicolo più sicuro. La 899, infatti, è venduta solo con l’ABS di serie e il controllo di trazione. Ne va della maturità del concetto".
Il motore è un bicilindrico "Superquadro" con alesaggio da 100 mm e corsa da 57,2 mm, rivisto nelle termiche e con diametri valvole importanti: 41,8 mm per quella di aspirazione e 34 mm per quella di scarico. La potenza massima è di 148CV (109KW) a 10.750 giri mentre la coppia arriva a 10,1 kgm a 9.000 giri. L’erogazione della potenza è migliorata su tutta la curva per cui è stato possibile accorciare i rapporti. Il propulsore mantiene la funzione portante.
Grande attenzione è stata posta alla riduzione dei pesi: si è scesi a 182 kg (in o.d.m.) con un risparmio di 5 kg rispetto alla versione precedente che non aveva l’ABS (due chili aggiuntivi). Il serbatoio in lamiera di acciaio è meno spesso e permette una capacità di 17 litri di carburante a parità di ingombro. La forcella anteriore è Showa BPF da 43 mm completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla. I foderi forcella nella colorazione gray titanium alloggiano steli cromati su cui sono fissate le pinze le radiali.
Per regolare l’assetto ci sono i Riding Mode che consentono di scegliere fra tre modalità preimpostate: Race, Sport e Wet in modo da adattare istantaneamente il "carattere" della moto intervenendo in marcia sui livelli di ABS, DTC e EBC oltre che sui Power Mode cioè sulle diverse curve di erogazione della potenza. La produzione è già stata avviata e le consegne in Italia inizieranno alla metà del mese di ottobre: sarà disponibile in due colori, bianco o rosso, e costerà 15.790 euro con un ricco equipaggiamento di partenza.

NIENTE GARE PER LA 899

E’ stato specificato che la piccola non avrà una vita agonistica. E qui si entra in un terreno minato: "Le corse sono un punto di riferimento per noi. A Misano dove abbiamo provato molto dovremmo fare meglio. Veniamo da due anni complicati: avevamo lanciato un sogno che non siamo riusciti a concretizzare. Noi non molliamo, come ci spinge a continuare l’azionista".
Non è un grande anno per la Desmosedici in Moto GP… "Noi un mondiale lo avevamo vinto. E non è giusto dire che lo abbiamo fatto solo con Stoner. In precedenza ci erano riusciti anche Loris Capirossi e Troy Bayliss. Ora stiamo vivendo una stagione complicata, ma c’è un piano di lavoro per migliorare. Stiamo intervenendoo: sono previsti dei rinforzi tecnici che sono in arrivo. In SBK, invece, paghiamo un regolamento poco favorevole che ci fa accusare 25 CV di svantaggio dagli altri. Si tratta di una questione regolamentare che non verrà risolta fino al 2015 quando si adotteranno i motori Superstock. Però vinciamo nei campionati nazionali dove ci sono meno vincoli…". E viene fuori l’orgoglio Ducati…

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