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DRE - Ducati Riding Experience 2013 e Bosch

Abbiamo partecipato al corso intermedio. Il primo approccio con la pista, per scoprire che l’ABS...

Moto - Test: DRE - Ducati Riding Experience 2013 e Bosch

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Ad andare in moto... non si finisce mai di imparare! Ma qual è il miglior modo per muovere i primi passi (e non solo) per stare piu’ sicuri in sella alla propria moto, se non un corso tenuto da leggende del motociclismo? Ci siamo dunque recati al Mugello lo scorso 16 luglio, per partecipare al DRE (Ducati Riding Experience) per cimentarci nel Corso Intermedio. L'obiettivo? Migliorare la sicurezza nella guida di tutti i giorni, in qualsiasi condizione, grazie anche all’ABS. Proprio quest’ultimo, è stato uno dei protagonisti, grazie al partner della Casa di Borgo Panigale, Bosch. E’ cosa nota, che ormai 10 anni la Ducati organizzi la Ducati Riding Experience: questa prevede corsi per tutti i livelli, dai neofiti (non patentati) agli esperti della pista (TB Academy) e per tutti i corsi è necessario l'abbigliamento idoneo. Ci siamo, prendiamo il nostro casco, la tuta in pelle, i guanti e gli stivali, ed iniziamo la nostra avventura, ricordando che chi fosse sprovvisto dell’abbigliamento tecnico, vi è la possibilità di noleggio.

LA PRESENTAZIONE

Arriviamo in pista, dopo l’accredito ci vestiamo e andiamo in sala stampa dove si svolgerà la presentazione del corso; qui troviamo persone di ogni età ed esperienza, tutti impazienti e bramosi di imparare nuove tecniche per aumentare la confidenza con la propria "bicilindrica". Piano piano si avvicinano i vari istruttori: piloti di altissimo livello, Campioni del Mondo di Superbike, Superstock, Supersport e piloti di MotoGP. L’emozione... cresce. Dario Marchetti, responsabile istruttori DRE, presenta tra i tanti nel suo team: Alex Polita, Manuel Poggiali, Pierpaolo Casoli, Andrew Pitt, Marco Lucchinelli e sua maestà Mr Troy Bayless! Il cuore è a mille... Ci suddividono nei vari corsi. "La moto è un moltiplicatore di emozioni. E noi vogliamo farvi emozionare più che mai": è cosi che gli insegnanti DRE del corso intermedio aprono il briefing.

LA TEORIA

Qui inizia la parte teorica dove ci illustrano gli esercizi che poco dopo faremo e ci spiegano le posizioni e la posizione da tenere in sella al proprio mezzo. I come, i quando ed i perché si debbano mettere i piedi sulle punte, spingere sul manubrio ed indietreggiare sulla sella o riuscire a mettere il ginocchio a terra; quando spostare il corpo e come, per aiutare la moto a far lavorare la ciclistica nel miglior modo possibile. A questo, aggiungono un’interessante parte dedicata al funzionamento di alcune importanti parti meccaniche, come l'ABS della Bosch, che avremo poi modo di "sentire" funzionare più tardi.

GLI ESERCIZI

È quasi sconvolgente la serenità e la semplicità che si respira nell'aria, attraverso le quali i piloti istruttori fanno comprendere ai propri allievi le parti fondamentali del corso. Lasciamo la sala stampa e ci ritroviamo nel paddock, dove ci suddividiamo nei vari gruppi (ogni gruppo è di massimo sei persone e ha a disposizione quattro moto) e saliamo sulle moto che, nel nostro corso, sono: la Multistrada 1200, il Monster 1100 EVO e la nuova Hypermotard. Tutte dotate dell'ABS di serie, controllo di trazione (DCT) e Riding Mode. Qui iniziamo a concentrarci su diversi esercizi: la doppia curva, la curva in sequenza, la curva a raggio constante, la curva a raggio variabile, la curva doppia, il tornante, la frenata con ostacolo e, ultimo ma forse il più importante, la frenata che, con l'aiuto dell'ABS sviluppato da Bosch, ha dell'incredibile. L'esercizio consiste nell'arrivare a velocità elevata e frenare vigorosamente su di un tratto ricoperto di sabbia. Penserete che sono pazzi! Ma la tecnologia sviluppata dalla Casa tedesca in collaborazione con Ducati fa si che le ruote non si blocchino, evitando cosi che ci si "chiuda lo sterzo" facendoci grattare l'asfalto. Un po’ d'esperienza e qualche chilometro percorso lungo le strade italiane ci fanno salire un brivido lungo la schiena, cadere non porta mai qualcosa di buono. Cosi un po’ diffidenti, chiediamo a Livio, il nostro istruttore, di farci vedere come funziona l'esercizio. Non facciamo in tempo a posizionarci all'altezza del tratto ricoperto di sabbia che vediamo una Multistrada arrivare come un fulmine verso di noi e frenare un istante prima della "zona pericolosa"; sentiamo una piccola mitragliata e con grande stupore lo troviamo fermo, lì accanto... in piedi!

FRENA... SENZA TIMORE!
Arriva il nostro turno: inizialmente l'istinto ci porta a frenare con cautela, ma con qualche incitazione da parte del nostro istruttore iniziamo a scoprire le capacità di questo sistema. Passaggio dopo passaggio iniziamo a mettere sempre più alla prova la moto, scendendo ogni volta più meravigliati. Ci fidiamo a tal punto da domandarci: saremo in grado di tornare in sella alla nostra moto senza ABS e frenare in traquillità? Forse sì, ma in ogni caso questo esercizio ci ha fatto capire come il sistema di antibloccaggio sia ormai indispensabile e comunque utilissimo.

LA "PRIMA VOLTA DELLA SAPONETTA!"
Negli altri vari esercizi impariamo qual è il vero significato di "uscire dalla moto" per entrare in curva, il curare la posizione di guida. Salire in moto dietro ad un istruttore pilota professionista che ci illustra l'esercizio mentre lo fa con noi alle sue spalle, aiuta davvero a capire quanto ancora ci possiamo fidare dei nostri pneumatici e scendere in piega tra una doppia curva, un tornante, una curva in sequenza e cosi via. Tutti esercizi che ci aiutano a muoversi sulla nostra bicilindrica in modo da riuscire ad accompagnarla meglio tra una curva e l'altra. È tra questi che, con grande soddisfazione, iniziamo a grattare la nostra saponetta sull'asfalto. E tra una grattata e l'altra, sale la voglia di entrare in pista per mettere in pratica tutti i consigli appena appresi.

TUTTI IN PISTA!
Cosi, alla fine della giornata ci attendono due turni in una delle piste più belle del Motomondiale. Facciamo un ulteriore briefing dove ci viene illustrato il circuito e le nozioni base di sicurezza, dopodiché andiamo a prendere posto nei box. Nell'attesa salutiamo Bayliss che passa e ci divertiamo ad ascoltare qualche aneddoto di Lucchinelli. Nomi di questo calibro fanno venire i brividi, eppure parlandoci, scopriamo che sono persone "normali" che hanno, come noi, la passione dei motori. Si avvicina il nostro turno, scegliamo la nuova Hypermotard, e ci posizioniamo dietro al nostro istruttore che ci farà da apripista. Seguire curva dopo curva qualcuno che sa "dove mettere le ruote" ci aiuta a trovare facilmente confidenza con il circuito. Più si va avanti e più aumentiamo il ritmo e ci troviamo a nostro agio, peccato che quando ci si diverte il tempo scorre velocemente e subito vediamo spuntare la bandiera a scacchi che ci fa alzare la testa e tornare ai box. La giornata è finita e, mentre tristemente ci liberiamo della tuta, ripensiamo alle parole degli istruttori: "Vogliamo vedervi andare via con il sorriso stampato sul viso". La stanchezza si fa subito da parte e non possiamo fare altro che sorridere con gioia, felici di poter portar via con noi un indimenticabile bagaglio d'esperienza. Nella via del rientro tra emozioni, adrenalina ed i mille suggerimenti non riusciamo a non pensare all’ABS, quel sistema che, dobbiamo ammetterlo, sta cambiando il modo di guidare e, soprattutto, di frenare! Ora la voglia di cambiare moto per viverla con una sicurezza maggiore proprio nella giuda di tutti i giorni si fa sentire sempre più forte, chissà che la prossima non sia proprio un Hypermotard...

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