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Alcol: la prevenzione non è sufficiente

900 episodi di pirateria stradale all’anno. Su 100, 35 erano ubriachi... e l'omicidio stradale, ancora non arriva

Moto - News: Alcol: la prevenzione non è sufficiente

Chi è alla guida, pare proprio che non voglia capire che l’alcol può rappresentare un serio pericolo. In Italia la pirateria stradale preoccupa sempre di più. Gli ultimi due casi ne sono un esempio: il primo riguarda la morte di una agente, che il 7 luglio, mentre posizionava le torce sull’asfalto sul luogo dell’incidente (a Crotone, tra la ss 106 Joinica e la 107 Silvana) alle 2 del mattino, è stato invesito da due persone, poi scappate. Rintracciati, i due avevano in corpo tre volte l’alcol consentito dal limite e non dimentichiamo che sono stati fermati dopo il fatto, quindi al momento dell’impatto erano ancora più ubriachi. Il secondo caso, invece, interessa un camionista che procedeva a zigzag sulla E45 ad altezza Borello. Il 53enne polacco è stato fermato dalla PolStrada, ed il suo tasso alcolemico era un imbarazzante 4.46 g/l! e ricordiamo che i camionisti non possono bere...

Insomma la situazione riguardante l’alcol è più che preoccupante. Si parla di circa 900 episodi di pirateria stradale l’anno ed un terzo di questi, avviene per colpa degli utenti della strada ubriachi. I dati parlano chiaro, su 100 pirati acciuffati, 35 erano ubriachi. E qui entra nuovamente in ballo l’idea di provare a fermare la pirateria introducendo il reato di omicidio stradale. Il motivo è semplice: oggi, nel caso di sinistro mortale o con gravi lesioni fisiche provocato da un guidatore in pesante stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, scatta il reato di omicidio colposo (dovuto cioè a imperizia, negligenza o imprudenza). La reclusione va da tre anni (la scelta più frequente dai giudici) ai teorici 10 anni (ma questa pena massima non viene mai applicata, e resta sulla carta). La patente? Revocata temporaneamente... Con il reato di omicidio stradale (si configura se il conducente aveva un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi era sotto effetto di droghe), la reclusione andrebbe da 8 a 18 anni e la patente verrebbe revocata per tutta la vita.

Con i pirati ubriachi che continuano a uccidere, e con l’omicidio stradale che muore anch’esso in qualche cassetto, siamo davanti al fallimento totale della prevenzione degli incidenti stradali. Con drammi per le vittime ed i loro familiari, più gli elevatissimi costi sociali e i risarcimenti assicurativi che si ripercuotono sulle tariffe Rca. Un circolo vizioso senza fine, mentre muoiono persone innocenti per colpa di qualcuno che troppo spesso alza il gomito.


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