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Tutor: verbale annullato perchè la ditta che forniva la strumentazione al Comune guadagnava una percentuale

L'azienda che fornisce il tutor deve ricevere solo un "fisso", non di più

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Torniamo sull’argomento Tutor, perchè questa volta è stato annullato un verbale perchè la società appaltatrice privata che noleggiava il tutor ad un Comune, guadagnava anche una maggiorazione in proporzione ai verbali elevati per le infrazioni stradali; in altre parole, una percentuale. Una cosa sbagliata, perchè per legge, questa società deve incassare solo un canone fisso per la fornitura dell’apparecchiatura, punto! In definitiva, in caso di violazione di questa disciplina le multe per eccesso di velocità elevate con questo sistema devono essere annullate. Se dunque le rilevazioni sono elevate in questo modo, il verbale deve essere ritenuto illegittimo.

La circolare "Maroni" a cui si fa riferimento, del Ministero dell’Interno, è quella del 14 agosto 2009, articolo 61 della legge 120/10, secondo la quale, "Corrispondere al fornitore dello strumento di rilevamento un compenso parametrato al numero e al tipo di violazioni accertate, trasforma senz’altro il contratto amministrazione-privato in un negozio ‘aleatorio’". A supportare la cosa, ben due sentenze del Giudice di Pace di Pavia, la 832/13 e la 807/13, emesse dai Giudici Giuseppe Casale e Tiziana Belviso.

In queste due sentenze sopracitate, sono infatti state accolte le opposizioni alle sanzioni amministrative degli automobilisti sanzionati e, di conseguenza, annullati i verbali rilevati dalla Polizia Locale. Il contratto sottoscritto con la ditta noleggiatrice del tutor parla chiaro: le clausole contenute, infatti, stabiliscono che più incassa l’amministrazione con gli accertamenti delle infrazioni rilevate dalla strumentazione elettronica, più elevata diventa la rimuneratività per la società appaltatrice. Ma ciò, come rilevato dai giudici onorari, non è legittimo poiché la legge indicata peraltro come sottolineato dalla circolare interpretativa del Ministero, impone la "locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso".

Ma c’è di più: il Prefetto di Pavia aveva contestato che si trattasse, nella fattispecie, di tutor "a percentuale", ma il Giudice di merito non ha avuto dubbio decretando che la percentuale commisurata al numero di infrazioni segnalate è stabilito contrattualmente, e ciò è sufficiente ad annullare i verbali nell’accogliere i ricorsi, proprio perché è la normativa ha stabilire un costo identico per ogni operazione. Il GdP che ha emesso la sentenza numero 807/13, ha bacchettato ulteriormente la P.A. definendo "abnorme la scelta dell’amministrazione locale che delega al privato una serie di operazioni che comprendono, fra l’altro, la predisposizione dei ruoli da inviare al concessionario della riscossione. Attività, che al contrario, rientrano nell’esercizio del ‘potere pubblicistico’". Pare che infatti, in un caso, l’agente verbalizzante sarebbe stato un vigile urbano di un altro Comune. Ma si sa, l’importante... è fare cassa!

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