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SBK: Il Mondiale comincia ad Assen

Dopo due gare di assaggio, dall'Olanda si fa sul serio con l'Aprilia in testa

SBK: SBK: Il Mondiale comincia ad Assen

Phillip Island ha dato una "chiave di lettura" del Mondiale Superbike 2013 che al Motorland Aragon è stato parzialmente modificato. Se in Australia l'Aprilia ha stra-dominato, in Spagna si è rivista la BMW e la Casa di Noale si è difesa bene ma non ha messo in luce una superiorità che sembrava netta. La Ducati si era affacciata ai vertici con la Superpole ma ha avuto un brusco risveglio ad Aragon e non solo per le condizioni fisiche dei piloti.

Ora si arriva ad Assen, dove le cose dovrebbero chiarirsi. Il circuito olandese - 4,542 km, con undici curve a sinistra e sei a destra - è uno dei più tecnici del mondiale anche se la versione "ridotta" del tracciato gli ha tolto molto del suo fascino.

Nella gara di Assen Sykes, Checa e Rea hanno realizzato la Superpole negli ultimi tre anni, mentre dal 2010 Jonathan Rea si è imposto quattro volte su sei, con Checa e Guintoli vincitori nelle rimanenti gare.

E proprio Sylvain Guintoli con l'Aprilia ufficiale si presenta in Olanda in testa al Mondiale con 85 punti, 22 punti in più del suo più immediato inseguitore Chaz Davies.

Sylvain GuintoliIL CIRCUITO DI GUINTOLI - Il francese è uno specialista del bagnato - ma ormai va forte in qualsiasi condizione - ed in Olanda potrebbe trovare terreno favorevole. "Assen è una pista che richiama bei ricordi - ha detto Sylvain - ho ottenuto qui il mio primo podio mondiale (con Aprilia!) in 250 nel lontano 2003 e la mia prima vittoria in Superbike lo scorso anno".

Suo principale avversario sembra essere Chaz Davies che in Olanda ha vinto con la Supersport nel 2011: "Preferivo il vecchio circuito - ha detto l'autore della doppietta di Aragon - ma anche il nuovo tracciato ha comunque delle caratteristiche particolari come l'inclinazioni della pista nelle curve, cosa che lo rende davvero speciale. Assen è un circuito che mi piace".

Il quarto posto di Aragon potrebbe nascondere le difficoltà tecniche che sta attraversando la Honda e Jonathan Rea. Il quattro volte vincitore di Assen, però, potrebbe ricevere in tempo per la gara "di casa" del suo team (che ha sede a pochi chilometri dal circuito) la moto con l'elettronica rivista in Giappone. E se le problematiche fossero risolte, allora Jonathan  sarebbe veramente un osso duro.

Chaz DaviesTRIO ALL'INSEGUIMENTO - La gara sarà però importante per Laverty, Melandri e Sykes se non vorranno perdere contatto con i primi. I tre sono divisi da sette punti ma sono lontani almeno 40 lunghezze dalla lepre Guintoli.

Laverty dopo la vittoria australiana ha subito due battute d'arresto (rottura e caduta) in Spagna ed ora si trova a rincorrere. Aragon sofferta anche per Melandri al quale la BMW ha dato molti problemi di chattering. "Per fortuna in Spagna la spalla ha lavorato bene per quasi tutto il week end. Si era un po' infiammata verso la fine di gara 2. Ho continuato a fare fisioterapia per essere al meglio ad Assen, dove mi preoccupa solo il meteo".

Il più deluso (anche se è stato fermato dall'incidente che gli ha bloccato il piede) di questo inizio di stagione è stato, comunque, Tom Sykes che dopo il gran finale 2012, ha raccolto solo un terzo e due quinti posti.

OUTSIDER DA SEGUIRE - In questa bagarre si potrebbero inserire i due "privati-di-lusso" Michel Fabrizio e Davide Giugliano, il primo salito sul podio a Phillip Island ed arrivato vicino il secondo ad Aragon (prima di finire la benzina).

Da non trascurare la coppia Suzuki con la grande sorpresa Jules Cluzel - in costante crescita - e il rientrante Camier.

Checa e LavertyMa il più grosso interrogativo è rappresentato da Carlos Checa e dalla sua Ducati 1199 Panigale. Lo spagnolo dovrebbe essere migliorato fisicamente - soprattutto se evita i kart... - e la sua moto è stata sottoposta dallo spagnolo e dagli ducatisti ad un ulteriore test sulla pista di Jerez. "Speriamo che i test svolti a Jerez dopo la gara di Aragon, diano i loro frutti in questo weekend in Olanda. - ha detto l'ex campione del mondo - Sono stati due giorni utili e ad Assen, su di un tracciato tradizionalmente meno impegnativo per la Ducati, forse riusciremo a fare dei buon progressi".

IL FATTORE METEO - Tutti indistintamente dovranno fare i conti con il tempo variabile che caratterizza la zona di Assen, dove è possibile passare in breve tempo dalla pioggia al sole e viceversa, creando non pochi problemi a piloti e tecnici.

Le previsioni danno pioggia per tutto il week end (salvo forse una schiarita la domenica) ed ancora una volta la tattica dovrà funzionare fino in fondo.


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