Marc Marquez ha continuato a recitare il ruolo di mattatore nel secondo turno di prove libere della MotoGP sul circuito di Austin. Con una pista più "veloce" – 37ºC sull'asfalto – il 20enne spagnolo non ha mostrato alcun tipo di timore reverenziale, spingendo forte con la moto spesso e volentieri scomposta in staccata, salendo sui cordoli e mettendo i gomiti a terra fino a segnare un 2'05.047. Anche in termini di passo il rookie non ha avuto rivali: è l'unico a girare costantemente sul 2'05 basso.
La pista si conferma comunque favorevole alle doti di accelerazione della Honda, che ha piazzato anche Pedrosa (+ 0.554) e Bradl (+ 1.142) sul podio virtuale. I distacchi alti sono indubbiamente riconducibili in parte alle condizioni non ottimali dell'asfalto dopo la pioggia di ieri, ma ciò non toglie che Marquez abbia fatto un altro sport: senza contare lui, ci sarebbero 6 piloti in 1''7 a partire da Pedrosa.
A difendere l'onore di Yamaha è stato Jorge Lorenzo, quarto ma staccato di oltre un secondo e mezzo. A due decimi di distanza, Rossi è riuscito a mettersi alle spalle Crutchlow, sesto, per soli 31 millesimi all'ultimo di 17 giri percorsi. Al momento, il "Dottore" continua a soffrire particolarmente nel T2, dove ha il settimo tempo parziale.
Rispetto alla FP1 scendono di qualche posizione le Ducati, anche se i distacchi della Rossa di Borgo Panigale continuano ad essere intorno ai due secondi. Dovizioso è settimo (+ 2.205), Hayden nono (+ 2.668), Spies decimo (+ 3.003).
Più in difficoltà Andrea Iannone, quindicesimo alle spalle delle CRT di Espargaró (undicesimo a + 3.268 e migliore di categoria), Hernandez e De Puniet (autore di una caduta spettacolare e fortunatamente senza conseguenze).
I tempi: