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MotoGP a Jerez in cerca di un'identità

Mancano sponsor e spettacolo. Si punta su Rossi e Marquez, ma basterà?

MotoGP: MotoGP a Jerez in cerca di un'identità

Dopo due tappe in Asia e una capatina negli Stati Uniti, la MotoGP si prepara a ripartire da Jerez, roccaforte europea delle due ruote. Il ritorno del motomondiale nel vecchio (e sempre più povero) continente è però accompagnato da diversi interrogativi e poche certezze.

Dal punto di vista sportivo, il duopolio Lorenzo-Pedrosa sembra destinato a crollare sotto la concorrenza di Marc Marquez e, forse, Valentino Rossi. Ma non questo non è sufficiente. Il calo di interesse da parte di pubblico e sponsor è evidente, ed un eventuale ritorno del "Dottore" ai massimi livelli non sarebbe una panacea. Oggi pomeriggio verrà svelata la nuova livrea della squadra ufficiale Yamaha, ancora una volta senza un "title sponsor", che manca sulle M1 factory dal 2010 dopo l'abbandono di Fiat.

Non che le altre squadre siano in condizioni particolarmente migliori. Honda dipende quasi esclusivamente da Repsol, al quale è legata da molti anni, e Ducati è in scadenza di contratto con Philip Morris dopo aver già perso Enel, Generali e Diesel. Quello che salta all'occhio guardando le carene multicolori è comunque la mancanza dei cosiddetti "blue chip" sponsor, munifiche compagnie di altro profilo a livello multinazionale, a testimonianza di una crisi tutt'altro che passeggera.

A questo proposito bisogna anche considerare la copertura mediatica. Dal prossimo anno in Italia la MotoGP non sarà più "in chiaro" (ad eccezione di otto GP) e, nonostante l'indubbia qualità dei servizi dell'emittente satellitare, questo significa meno spettatori da casa – un minusvalore quando si tratta di firmare contratti di sponsorizzazione.

Se la rinascita passa innanzitutto dalla pista, questa per ora parla quasi esclusivamente spagnolo. L'arrivo di un esordiente spettacolare come Marc Marquez ha suscitato indubbiamente interesse, ma il fiato resta sospeso per quanto riguarda le tanto acclamate seconde nozze tra Valentino Rossi e Yamaha. Il nove volte iridato ha faticato un po' più del previsto in alcuni dei primi turni del 2013, e in molti si chiedono che sfida possa lanciare a Pedrosa e Lorenzo, piloti di una generazione più giovane, al picco della carriera. Una risposta più chiara verrà fornita nei prossimi tre giorni, ma soprattutto alla prima gara del campionato, il 7 aprile in Qatar.

Scadenze ancora più lontane per Ducati, che ha saltato il viaggio ad Austin in compagnia di Honda e Yamaha per concentrarsi sullo sviluppo della GP13, che con ogni probabilità scenderà in pista a metà campionato. A Borgo Panigale si lavora febbrilmente e le prime novità di ciclistica ed elettronica dovrebbero essere presenti nelle casse spedite in Spagna, ma per il momento si avverte la mancanza di uno sfidante ai colossi giapponesi.

In attesa di un regolamento 2014 mirato a livellare maggiormente le prestazioni sulla scorta di precisi tetti ai costi, la MotoGP di oggi si guarda in uno specchio crepato dalla crisi alla ricerca di un'immagine definita. Che cos'è per voi? Scriveteci QUI.


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