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Aprilia Caponord, il tappeto volante

Una esperienza magica con le sospensioni attive della nuova On-Off Aprilia

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Sono molte oramai le case motociclistiche che puntano forte sul concetto di moto "tuttofare", "universale", in grado di trasformarsi a seconda delle necessità di chi le guida. Moto come la BMW R1200 GS, la Ducati Multistrada, o, ad esempio, l'Aprilia Caponord. Definite dal mercato come moto "on-off", devono essere in grado di regalare ergonomia, comodità e comfort per viaggi di medio-lunga durata, ma anche la maneggevolezza per districarsi nel traffico urbano e prestazioni per qualche tornante da affrontare in maniera più sportiva. Se il concetto di ricerca prestazionale pura è oramai superato (trovare cavalli non è difficile al giorno d'oggi), le case puntano sempre più forte sul due punti cardine: sicurezza e "personalizzazione dell'esperienza di guida". In questo l'Aprilia Caponord si propone come nuovo punto di riferimento, grazie a tutta una serie di sistemi elettronici abbinati ad una ciclistica ed un motore figlii della piattaforma modulare di estrazione Dorsoduro. Andiamo però con ordine...

DORSODURO DA VIAGGIO? NON PROPRIO - La nuova Aprilia Caponord 1200 è invero figlia della stessa piattaforma della motard di Noale, ma ha subito talmente tante rivisitazioni da ottenere e mantenere una sua identità. D'altro canto, in casa Aprilia hanno sempre puntato forte su una moto erede della ETV 1000 Caponord del 2001 che proponeva tutta una serie di innovazioni - tecniche ed elettroniche - pionieristiche per l'epoca, con un motore derivante dalla RSV 1000 bicilindrica, ed una grande versatilità. Proprio da questo punto promette di ripartire la nuova Caponord, con un "family look" figlio delle moto più sportive - vedi RSV-4 e Tuono - teso a sottolineare il carattere prestazionale e l'anima racing che accompagna il marchio di Noale.

Il telaio è in tubi d'acciaio accoppiato a delle piastre laterali in alluminio pressofuso. Cosi come il forcellone in lega leggera a due bracci, questi due elementi discendono dalla Dorsoduro anche se, sopratutto il primo, sono stati profondamente rivisti per adattarli alle esigenze di una on-off. In questo, molta attenzione è stata data alla geometria della ciclistica: l'avancorsa arriva ora a 125mm, e l'interasse passa da 1.528 a 1565mm, allungando cosi le slitte del tendicatena. Il telaietto posteriore è stato invece riprogettato, per venire incontro al concetto di "guida con passeggero" e valigie: bisognava infatti ottemperare alle necessità di maggior robustezza, e più ergonomia per i passeggeri.

Ciclisticamente parlando, la Caponord, sulla versione base, monta una forcella a steli rovesciati da 43mm, completamente regolabile, mentre al posteriore ecco un ammortizzatore Cantilever, registrabile nel precarico e nel freno in estensione. Capitolo diverso per quanto concerne la versione Travel Pack, che prevede le sofisticate e rivoluzionarie sospensioni ADD - Aprilia Dynamic Damping - sviluppate e brevettate (addirittura con 4 distinti brevetti depositati) dalla casa di Noale.

Gli pneumatici sono da 120/70 x 17” e 180/55 x 17” e montano cerchi in lega leggera a tre razze sdoppiate, derivanti dalla RSV-4. Totalmente nuovo anche l'impianto frenante, con dischi semiflottanti da 320mm e pinze Brembo monoblocco a quattro pistoni. Da sottolineare anche l'impianto ABS di serie, che lavora su due canali separati distinti, e disinseribile dal pilota.

MOTORE PIU' LINEARE - Il propulsore è il medesimo che a Noale si può trovare sulla Caponord 1200, ma è stato ovviamente rivisto nelle mappature per offrire un tipo di erogazione più consona a delle andature turistiche. Stiamo parlando di un bicilindrico a V di 90 gradi, con un rapporto alesaggio-corsa di 106,0 x 67,8 mm. La distribuzione è a quattro valvole per cilindro con comando misto catena/ingranaggi. L'accensione è a doppia candela per cilindro (come per la Dorsoduro), e l'alimentazione è ad iniezione elettronica. Come più volte sottolineato anche nella conferenza stampa, Aprilia ha sempre avuto un ruolo pionieristico nello sviluppo di molte soluzioni elettroniche, e tra queste è da sottolineare i corpi farfallati Ride by Wire, con tre mappature distinte del motore: Sport, Touring e Rain. Con la prima, il motore offre 125 cavalli ed un'erogazione più pronta e diretta, in modo da assecondare un carattere ed una guida più sportiva. Nella versione Touring, la Caponord sforna comunque 125 cavalli, ma ovviamente l'erogazione si addolcisce maggiormente, proponendo quindi, una guida più fluida, meno aggressiva e, ovviamente, turistica. L'ultima mappatura è la Rain, adatta per i fondi stradali con aderenza precaria, o per chi vuole cominciare ad utilizzare la moto partendo da uno step inferiore, dotato di 100 cavalli, ed una maggior sicurezza.

CONTROLLO DI TRAZIONE E NON SOLO - Ovviamente presente l'Aprilia Traction Control - l'ATC - che presenta le stesse identiche funzioni della versione  montata sulla RSV-4, eccezion fatta per le informazioni riguardanti l'angolo di piega. L'ATC della Caponord è settabile su tre livelli di intervento distinti:

Livello 1: per un’esperienza di guida sportiva, tutta divertimento e adrenalina.

Livello 2: adatto alla città e al turismo e in generale per gestire la potenza del motore su qualsiasi percorso.

Livello 3: ideale per affrontare in sicurezza le situazioni difficili, come ad esempio i fondi a bassa aderenza, mantenendo un controllo totale.

A sottolineare inoltre la lungimiranza di Noale, considerando che la moto prevede diversi accessori elettrici in optional, è stato deciso di dotare la Caponord di un generatore di corrente da 690W, più potente rispetto a quello della Dorsoduro.

La frizione è a comando idraulico, e agisce su un cambio a sei rapporti a dentri dritti. Il rapporto finale è molto simile a quello della Dorsoduro - 17/42 al posto di 16/40 - in modo tale da offrire maggior durata alla catena. L'impianto di scarico è catalizzato, con una sonda lambda che "trattiene" maggiormente il suono ai bassi regimi, per rilasciarlo sempre più mano a mano che salgono i giri. Inoltre, curiosamente, gli ingegneri Aprilia hanno offerto la possibilità di regolare il proprio terminale su due posizioni - una più in basso ed una più in alto - a seconda che la moto sia dotata o meno in quel frangente dei borsoni laterali. Su questi ultimi, bisogna sottolineare il lavoro di design e di integrazione svolto da Noale. La moto è stata sviluppata per far si che ci fosse stata la massima integrazione dei borsoni alla linea stessa, senza attacchi aggiuntivi che avrebbero sporcato le linee. Anche per questo la Caponord è la moto più "stretta" della categoria.

ADD: SOSPENSIONI ATTIVE SU DUE RUOTE - Veniamo infine al vero punto forte di questa Caponord, ovvero le sospensioni ADD, Aprilia Dynamic Damping (che saranno oggetto di un ulteriore approfondimento futuro). A Noale hanno sviluppato e brevettato un sistema evoluto di sospensioni realmente semiattive nell'accoppiata forcella-ammortizzatore, in grado di cambiare l'esperienza di guida. Una cosa quasi magica. Come funziona?

Il sistema registra e misura l’energia che la moto riceve dalle asperità dell’asfalto e adegua, in tempo reale, la taratura dell’idraulica della forcella e dell'ammortizzatore per contenere al massimo quelle che sono le forze verticali che il telaio, e conseguentemente il pilota, riceve, a tutto vantaggio del comfort. Per ottenere la miglior prestazione possibile in questo ambito, si è cercato di lavorare non solo sulle basse frequenze - come fanno, ad esempio, le sospensioni Skyhook - ma su tutto il range di frequenza di funzionamento sia della forcella che dell'ammortizzatore (quindi alte e basse frequenze). L'ADD utilizza un algoritmo “comfort oriented”, che combina i principi dei già citati algoritmi a basse frequenze skyhook, e l'acceleration driven damping per le alte, offrendo quindi un lavoro su tutte le frequenze e, conseguentemente, maggior comfort.

Conseguentemente però (ma non secondariamente) è stata migliorata sensibilmente la guidabilità e aumentata anche la sicurezza, grazie ad ulteriori strategie del software, che sono connesse direttamente alla nostra guida. Il sistema percepisce le nostre modalità di accelerazione, rilascio del gas, frenata e gas costante, e simultaneamente adegua il setting di base di forcella e ammortizzatore. Merito questo di un ulteriore brevetto (il quarto), che definisce specifiche curve di taratura dell’idraulica all’interno del range di regolazione. Un sistema che deve la sua precisione anche al mondo dell'automotive, con lo sfruttamento non di accelerometri, ma di potenziometri che misurano con più accuratezza le velocità di estensione della forcella e dell'ammortizzatore.

Questa è la nuova Caponord di casa Aprilia. Un grande concentrato di tecnologia, tecnica e maneggevolezza. Manca però una cosa fondamentale: le sensazioni che offre nella guida su strada. Per poterle conoscere dovete attendere poche ore. Giusto il tempo di metterla alla frusta per le strade del sud della Sardegna. Rimanete collegati!

 

APRILIA CAPONORD - TRAILER UFFICIALE

 



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