Facili, pratiche, versatili, e sopratutto molto parche nei consumi. Sono le nuove Honda CB500F e CBR500R, le due moto che la casa dell'Ala, in ottemperanza alle nuove disposizioni in materia di patenti, propone per tutti coloro che vogliono cominciare quella bellissima esperienza che è il mondo delle due ruote. Insieme alla Crossover CB500X - che arriverà ad Aprile - queste sono declinazioni differenti di un'unica piattaforma in grado di sviluppare, con un motore portante bicilindrico creato ad hoc, 48 cavalli di potenza a 8500 giri/min, ed una coppia di 43 Nm a 7000 giri/min.
Un propulsore con distribuzione a quattro valvole con bilancieri a dito e rullini tra camma e cedente. Le misure sono di 67,0 x 66,8 mm: stiamo quindi parlando di un motore "quadro". Molta attenzione, la Honda, ha dedicato alla scorrevolezza, all'ottimizzazione presentando una catena silenziosa con trattamento in vanadio, un carter pensato per ridurre perdite di pompaggio, ed una coppa dell'olio con un pozzetto per ridurre la quantità d'olio in circolo. Come accennato inoltre, si tratta di un motore portante, fissato in 8 punti ad un telaio a doppia culla aperta in tubi d'acciaio da 35mm.
Ciclisticamente, troviamo all'anteriore una forcella a steli tradizionali da 41mm, mentre al retrotreno ecco presente un forcellone a sezione rettangolare ed un mono Pro-link con regolazione del precarico. In aggiunta, è da sottolineare come, per anticipare la normativa del 2016 EU, le piccole CB hanno il sistema ABS di serie. Attenzione però, si tratta di due ABS distinti per anteriore e posteriore, e non il C-ABS. Una soluzione riscontrabile visivamente anche dalle pinze, a due pistoncini, che mordono un disco anteriore da 320mm, ed un posteriore da 240.
Tre colori disponibili per la Naked: Pearl Himalayas White, Candy Ruby Red e Graphite Black, mentre per la CBR in Italia arriverà la sola versione bianca, Pearl Himalayas White. Prezzi? 5.500 euro per la prima, 6.200 euro per la seconda.
Dopo avervi snocciolato i dati tecnici di queste moto, ecco il succo di questo articolo, il nostro test in terra spagnola.
Tarragona, ore 9.00 del mattino. Saliamo in sella alla Honda CB500F, la Naked, e cominciamo il nostro giro che prevede un tour sia cittadino che per le strade di montagna, oltre ad un passaggio sullo splendido Parcmotor di Castellolì. Volete sapere com'è andata? Non resta che godervi la nostra video prova. Buona visione!
TEST HONDA CB500F E CBR500R
Per effettuare questo test abbiamo utilizzato i seguenti capi d'abbigliamento tecnico Dainese
Abbinare un’ergonomia eccellente ad una tecnicità senza paragoni è da sempre un must per Dainese. Super Speed Pelle diventa il nuovo riferimento per i giubbotti sportivi da moto, grazie agli inserti brevettati Microelastic ed all’esclusiva ed estremamente resistente pelle bovina D-Skin, abbinata al resistentissimo tessuto S1, dalle proprietà elastiche bi- direzionali, nei punti che necessitano maggior mobilità. Spalle co-iniettate con inserti in alluminio, predisposizione per paraschiena e protettore toracico, foratura piazzata, prese d’aria su petto e fianchi, gobba aerodinamica e fodera trattata con ioni d’argento e con inserti in tessuto 3D Bubble sapranno soddisfare anche i motociclisti più esigenti.
Per degli spostamenti fulminei e precisi sulla moto, come per ranicchiarsi dietro la carena, serve una tuta dalla perfetta ergonomia, che consenta una grande mobilità in sella.Aspide con la sua innovativa costruzione 2Skin abbinata agli inserti Microelastic e agli elastici biassiali vi permetterà di muovervi in sella con la massima agilità e di mantenere la respirazione ottimale, vestendovi allo stesso tempo come un guanto.
Tecnologia e design aggressivo si fondono in questo stivale racing in Lorica® dall’elevato livello di sicurezza, grazie al sistema antisupinazione snodato DAxial in TPU, tallone ammortizzato per ridurre gli impatti da compressione, inserti in acciaio su fianchi e tallone ed in nylon su pianta e punta. Versatilità nell’utilizzo su strada in ogni condizione climatica grazie all’interno impermeabile in D-WP, ma anche comfort attraverso la regolazione del polpaccio che consente una corretta vestibilità. Suola a texture differenziata ed inserti in TPU sul fianco interno consentono un grip elevato durante la guida
FULL METAL PRO
Tutta la tecnologia e l’esperienza maturata da Dainese nelle corse e nella collaborazione con i grandi campioni del motociclismo ha portato allo sviluppo di questo guanto racing dal livello di sicurezza elevatissimo, e che mantiene allo stesso tempo un grande comfort di guida. Costruito utilizzando i materiali più resistenti e all’avanguardia, come titanio, fibra di carbonio, filo di Kevlar®, per consentire un’elevatissima resistenza all’abrasione e all’assorbimento degli impatti, presenta soluzioni tecniche frutto dello studio ergonomico e dei punti più sollecitati in caso di caduta.
Anziché progettare a partire dalla calotta esterna, AGV STANDARDS, modello del quale il CORSA fa parte, inizia dalla testa del pilota le cui misure sono tradotte in un formato digitale (matematiche), tramite una scansione laser.
La scansione tridimensionale è una tecnologia estrememante precisa (al decimo di millimetro) che permette la trasformazione in dati digitali delle forme antropomorfe e successivamente condurre studi puntuali sulla fisionomia umana che sono il punto di partenza per la progettazione delle parti del casco a contatto con il viso. Lo studio puntuale delle forme 3D del viso permette di progettare le parti interne come mai è stato fatto prima e ottenere un’imbottitura di conforto ottimizzata in base ai diversi impieghi (densità delle spugne diversificate per mantenere l'assetto aerodinamico del casco,tessuti traspiranti, geometrie anatomiche). Lo studio ergonomico e il rilievo della postura del pilota permette di progettare gli ingombri del casco e l’apertura visiera per ottenere la maggior visibilità verso l'orizzonte. Il casco, riprodotto in tutte le sue parti mediante un modello matematico, consente l’effettuazione di analisi FEM (Analisi agli Elementi finiti) che simula al computer una serie di crash test che riproducono non solo i test di omologazione ma anche prove secondo i più severi standard di AGV. L'analisi FEM con i suoi risultati indica se la struttura del casco deve essere modificata per ottenere le prestazioni richieste da AGV Standards. Con questo procedimento un casco può essere sottoposto ad una più grande varietà di test eseguiti in numero molto maggiore rispetto ai test reali, perché non comporta la distruzione della calotta testata.