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Stoner: meglio in V8 che in MotoGP

VIDEO: "Qui si può essere avversari alla domenica e amici il lunedì"

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Alla vigilia del suo debutto ufficiale nel campionato V8 Supercar australiano, Casey Stoner ha tenuto la sua prima conferenza stampa da quando ha abbandonato il mondo delle due ruote. Nonostante la tuta ed il casco siano fondamentalmente diversi da quelli con cui eravamo abituati a vederlo sfrecciare tra i cordoli in sella a Ducati e Honda, sono bastate poche parole per rendersi conto che sotto c'è lo stesso Stoner di sempre.

"All'inizio correrò con un bersaglio sulla schiena, ma credo che dopo la prima sessione gli altri piloti si rendano conto che è meglio che lo appiccichino a qualcun altro – ha avvertito – Qui però l'atmosfera è più amichevole che in MotoGP. Possiamo essere avversari la domenica e amici il lunedì".

L'esordio di Stoner su quattro ruote avverrà sul tracciato cittadino di Clipsal, ben diverso dai circuiti ai quali l'australiano era abituato in MotoGP.

"Ho molta voglia di cominciare questa nuova sfida. Correrò contro avversari competitivi e dal grande talento, spero di potermi gettare nella mischia qualche volta quest'anno. Sarà divertente correre in strada. Non sono abituato a correre così vicino ai muri. Normalmente non ti lasciano correre per strada, sfrutterò l'occasione per poterlo fare legalmente".

Un'avventura iniziata come un semplice divertimento, che però sta prendendo una piega abbastanza seria. D'altronde nessuno poteva pensare che il 'Canguro' saltasse su una macchina solo per fare una tranquilla gita fuori porta.

"Ho molto da imparare e poco tempo per farlo. Ho fatto un paio di giornate di prove, ma onestamente speravo di avere più tempo a disposizione a bordo della vettura. Ad ogni modo, abbiamo fatto un buon lavoro. Prenderò questa avventura un fine settimana alla volta. Quest'anno non smetterò mai di imparare. Dopo le qualifiche capirò dove potrò arrivare in gara, e cercherò comunque di studiare gli avversari. Ma sono nuovo in questo sport e abbiamo semplicemente cercato di provare in ogni condizione possibile e con assetti diversi per trovare una soluzione che si adatti al mio stile di guida, e ci stiamo arrivando".

Stoner porta con se un'eredità pesante. Pochi prima di lui, Surtees su tutti, sono riusciti ad ottenere successi sia su due che su quattro ruote. La voglia di imparare però non manca.

"Avrei voluto prendere una pausa più lunga con la famiglia, ma mi sono sempre aspettato di tornare in qualche modo nel mondo dei motori. Avrei voluto arrivare qui come uno sconosciuto, ma porto con me un tipo di esperienza diversa. Rispetto alle moto, devo imparare a gestire la visione a 360 gradi perché da dentro un abitacolo devi riaggiustare i riferimenti. E ovviamente dovrò imparare a gestire le gomme".

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