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SBK: Sykes cade, Checa si sente male

UPDATED Il pilota della Kawa vola alla Siberia. Carlos in ospedale

SBK: SBK: Sykes cade, Checa si sente male

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La Superbike ha acceso i motori a Phillip Island ma la prima giornata dei test di preparazione al round d'apertura del Mondiale 2013 non sta andando via liscia.

La luce verde è scattata alle 9 ma i team hanno dovuto aspettare oltre un'ora che la pista si asciugasse della pioggia scaricata dal violento temporale che all'alba aveva svegiato l'Isola di soprassalto. Ma anche asciutto l'asfalto è rimasto scivoloso ed a farne le spese è stato Tom Sykes volato via alla Siberia. In un primo momento sembrava che il vicecampione del Mondo si fosse lesionato il polso destro ma il controllo effettuato nei centro medico del circuito sul momento ha escluso danni. Tom nel pomeriggio però ha accusato forte dolore e si è recato in ospedale Melbourne per un controllo più approfondito.

Carlos Checa non si è neanche presentato in circuito per un blocco intestinale che ha reso necessario il ricovero all'ospedale di Wonthaggi dove lo spagnolo è rimasto in osservazione per tutta la giornata. "Carlos ha mal di pancia, sospettiamo si tratti di un colpo di freddo causato dall'aria condizionata - ha spiegato Francesco Batta proprietario del team Alstare - E' un grosso guaio perchè non sono sicuro che domani (venerdi 15, ndr) possa tornare in condizione di guidare. Dopo la pioggia di Jerez qui speravamo di recuperare il tempo perduto". Sulla Panigale ha girato regolarmente Ayrton Badovini.

Scivolati anche gli alfieri Suzuki Leon Camier e Jules Cluzel, entrambi senza danni. Le GSX-R invece sono andate semidistrutte tanto da far esclamare al team manager Paul Denning: "E' stata una mattinata decisamente costosa, ma almeno i piloti sono sani".

Oltre al forfait di Sykes la Kawasaki ha sofferto anche la distruzione totale dell'altra ZX-10R Factory affidata a Loris Baz. La moto è tornata ai box in due pezzi. Il francese è uscito dal terribile volo miracolosamente indenne.

Negli stessi collaudi di un anno fa si erano seriamente feriti John Hopkins, che poi fu costretto a disertare la gara, Eugene Laverty e Leon Haslam che presero il via la settimana successiva in condizioni menomate.

 

I tempi di giovedi 14 febbraio: 1.Laverty (Irl-Aprilia) 1'31”7; 2.Camier (Gb-Suzuki) 1'31”9; 3. Rea (Gb-Honda) 1'32”0; 4. Haslam (Gb-Honda) 1'32”0; 5. Melandri (Ita-Bmw) 1'32”2; 6. Guintoli (Fra-Aprilia) 1'32”3; 7. Cluzel (Fra-Suzuki) 1'32”5; 8. Giugliano (Ita-Aprilia) 1'32”7; 9. Badovini (Ita-Ducati) 1'32”8; 10. Neukirchner (Ger-Ducati) 1'32”9; 11. Davies (Gb-Bmw) 1'33”0; 12. Baz (Fra-Kawasaki) 1'33”2; 13. Fabrizio (Ita-Aprilia) 1'33”7; 14. Sykes (Gb-Kawasaki) 1'34”5; 15. Checa (Spa-Ducati) assente

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