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Incentivi 2013: solo Veicoli a Basse Emissioni Complessive

Pochissimi i fondi destinati unicamente all'acquisto di moto e scooter elettrici

Moto - News: Incentivi 2013: solo Veicoli a Basse Emissioni Complessive

La Legge Sviluppo n. 134/2012 prevede anche una misura per promuovere la mobilità sostenibile mediante l’erogazione di contributi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive, quelli che il governo ha definito BEC.
Il Decreto sviluppo sancisce la disponibilità di incentivi per il triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro così suddivisi: 40 milioni di euro per il 2013, 35 milioni di euro per il 2014 e 45 milioni di euro per il 2015.

PRESTO PER CANTARE VITTORIA

Il decreto per accedere agli incentivi è al momento fermo alla Corte dei Conti prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma è già pronto il sito del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il quale si potranno prenotare gli incentivi, e ciò vale sia per i privati che per i rivenditori.
E’ presto per cantare vittoria, però, perché gli incentivi saranno per la maggior parte destinati all’acquisto di veicoli aziendali e ad uso pubblico.
Sì perché dei 40 milioni promessi, solo 4,5 milioni sono quelli cui potranno accedere i normali cittadini (e senza necessità di rottamazione), per comprare un veicolo con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km. Di questi 4,5 milioni, poi, solo 1,5 sono riservati all’acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km.

I restanti 35,5 milioni di euro, saranno riservati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto). Ciò significa che potranno accedere al bonus solo i tassisti, i noleggiatori con e senza conducente, i servizi pubblici e i professionisti che fanno dell’auto un bene strumentale.

MOTO E SCOOTER SOLO ELETTRICI

Ma veniamo alle due ruote che, come sempre, sono l’ultima ruota del carro nel nostro paese… Sì perché all’interno di una legge che parla esclusivamente di basse emissioni complessive viene specificato che si tratta di soli veicoli ad alimentazioni alternative, quindi elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a biocombustibili e a idrogeno (!).
Ciò significa quindi che se nel panorama automobilistico potrebbe esserci spazio per chi volesse acquistare un’auto ibrida grazie agli incentivi, parlando di moto la scelta si riduce automaticamente solo e soltanto alle elettriche.

TETTO MASSIMO: 5.000 EURO
Considerato quindi che l’intero ammontare di questi incentivi è bassissimo e che verrà assorbito in pochi minuti dal settore automobilistico, chi è interessato a comprare uno scooter o una moto elettrica (e in Italia abbiamo l’esempio eccellente di Crp Energica, ma anche dell’interessantissima KTM Freeride-E) consigliamo di tenere sotto controllo il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
Le moto elettriche, che a tutto diritto rientrano nella fascia dei veicoli che emettono una quantità di CO2 inferiore a 50 g/km, possono accedere a un contributo pari al 20% del valore del veicolo, con un tetto massimo di 5.000 euro.
Insomma, ancora una volta in Italia si è persa l’occasione per dare una mano al comparto moto, riservando gli incentivi ad una percentuale davvero infinitesimale della popolazione…

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