I test Honda di Austin fanno discutere

La Honda ha iniziato forte, così forte che le altre case presenti, Yamaha e Ducati, si stanno domandando se conviene lasciarla andare da sola ad Austin, in Texas, a provare per due giorni, dal 12 al 14 marzo, oppure seguirla.

La risposta dei rivali non tarderà ad arrivare e sembra che sarà positiva perché, come ha dimostrato il tempo di Marquez nella prima mezza giornata di prove in Malesia, più si prova più si migliora.

Se la Yamaha dovrà considerare di aggiungere al budget due giorni in più negli Stati Uniti, con tutto ciò che comporta in termini di costi per la spedizione del materiale e la trasferta degli uomini, anche la Ducati dovrà iniziare a considerare la cosa.

La casa bolognese, infatti, se possibile sembra ancora più in difficoltà della passata stagione e se è vero che questo è ritenuto un anno di transizione, ci vuole poco a trasformarlo in un calvario che andrebbe ad aggiungersi alle due stagioni appena concluse con Valentino Rossi.

Inoltre sembra strana l'assenza di Bernd Gobmeier a Sepang. E' vero che c'è Paolo Ciabatti, ma se il ruolo del manager tedesco è quello di farsi carico delle decisioni prese in passato da Filippo Preziosi, sarebbe stata cosa buona e giusta che Gobmeier avesse affrontato la trasferta malese con il resto della squadra.

Poi, per carità, avrà avuto le sue buone ragioni a non venire, ma il momento è così delicato per la Rossa che al suo posto avremmo preso il primo aereo per Kuala Lumpur.