Lo avevamo annunciato mercoledì 30 gennaio grazie a fonti riservate che ci avevano anticipato il passaggio di Husqvarna da BMW a KTM.
I dati che avevamo raccolto interpellando subito i portavoce di tutte e tre le aziende interessate, però, ci suggerivano di aspettare i comunicati ufficiali prima di rendere sicura al 100% la notizia. E infatti abbiamo atteso la nota di BMW per capirne un po’ di più prima di fare ipotesi a vanvera.
I TERMINI DELL’ACCORDO
I termini esatti dell’accordo non sono stati ancora resi noti: BMW ha appena diramato un comunicato ufficiale che semplicemente riporta: "Il BMW Group ha firmato un accordo di vendita con la Pierer Industrie AG per l’acquisizione di Husqvarna Motorcycles. L’acquisizione proseguirà dopo l’approvazione delle autorità antitrust. Entrambe le Compagnie hanno deciso di non rendere pubblico il prezzo di vendita".
KTM O PIERER?
Questo punto è attualmente non ancora del tutto chiaro. La dichiarazione parla chiaramente della Pierer Industrie AG, ma sappiamo bene che Stefan Pierer è attualmente l’Amministratore Delegato di KTM… Ora: considerato che buona parte del pacchetto azionario di KTM è in mano agli indiani della Bajaj, si potrebbe ipotizzare che i capitali per l’operazione arrivino proprio da oriente e che si sia voluta creare una nuova società, affidandola direttamente a Pierer, in modo da non creare un evidente conflitto con gli interessi di KTM. Su questo punto torneremo appena possibile.
PERCHE’ VENDERE?
Tra i molti interrogativi che la vicenda ha destato uno riguarda le motivazioni che avrebbero spinto BMW a rivendere dopo così poco tempo il marchio Husqvarna, dopo averci investito sopra soldi e risorse. Ripercorrendo la storia recente che ha visto l’azienda di Cassinetta passare in mano tedesca, notiamo che BMW ha infatti investito parecchio in Husqvarna. Quando rilevò l’azienda da Castiglioni, BMW dovette in pratica costruire da zero la sede di Husqvarna, visto che a Cassinetta all’epoca non c’era molto più di qualche magazzino e una linea di montaggio.
Non più tardi di tre anni fa, infatti, Hendrik Von Kuenheim, allora Presidente di BMW Motorrad inaugurava la nuova sede di Husqvarna, affidando all’ing. Rainer Thoma la presidenza del brand.
L’impegno di BMW in Husqvarna è passato dapprima per la risistemazione dei processi aziendali, mentre di pari passo l’area tecnica lavorava sulla ricerca di affidabilità dei prodotti ereditati dalla gestione precedente. Il passo successivo fu l’affidamento alla Casa varesina il prosieguo dello sviluppo della piattaforma motoristica del monocilindrico 450 e 500 cc, nato per le enduro specialistiche bavaresi.
Poi è arrivato il momento di trasferire una bella fetta del know-how BMW a Husqvarna, sviluppando modelli su basi tecniche comuni, che ha portato alla luce moto interessanti come la Nuda 900 o moto intelligenti ed economiche come le recentissime TR 650.
E ora? Perché di punto in bianco BMW ha deciso di cedere la palla a una Casa rivale? La decisione sembra strana, specie se si pensa che non più tardi di pochi giorni addietro abbiamo avuto la prova tangibile che Husqvarna stava sviluppando una versione turistica della Nuda 900.
Se un colosso come la BMW ha deciso di rivendere in fretta però, senza avere la pazienza di aspettare che gli investimenti possano trasformarsi in utili reali, ciò vuol dire almeno due cose. In primis che probabilmente l’investimento è stato giudicato non in grado di dare buoni frutti in tempi ragionevoli, e poi che la quantità di denaro pompata nel progetto non deve essere stata così ingente. A ben guardare, in effetti, a suo tempo non vennero rese note le cifre con cui Husqvarna passò di mano, ma è facile immaginare che BMW l’abbia rilevata da Castiglioni per un tozzo di pane.
PERCHE’ COMPRARE?
Se è stato abbastanza facile avanzare ipotesi sui motivi che hanno spinto BMW a liberarsi di Husqvarna, lo stesso non si può fare chiedendosi il perché KTM abbia deciso di investire in un brand che di fatto è un rivale. La risposta potrebbe essere celata proprio nel fatto che la proprietà passa in mano a Pierer e non direttamente a KTM e che quindi il reale "padrone" di Husqvarna non diventi la casa austriaca bensì l’indiana Bajaj…
Vista in quest’ottica l’operazione potrebbe aver senso: acquistare un brand dal marchio famoso per vendere (e produrre) motociclette su mercati diversi da quello europeo. Le notizie in nostro possesso, infatti, dicono che a quanto pare la BMW non abbia venduto a Pierer la sede di Cassinetta (che è sempre molto vicina a Schiranna e quindi potrebbe interessare alla MV…) e che quindi con ogni probabilità tutta l’Husqvarna si potrebbe preparare a cambiare sede per traslocare in Austria o addirittura in India...
Non appena avremmo ulteriori sviluppi vi terremo aggiornati.