Tu sei qui

Coordinamento Motociclisti difende enduro e trial

Il CIM va contro un progetto di legge di Emilia Romagna che chiuderebbe 5000 km di sterrati

Moto - News: Coordinamento Motociclisti difende enduro e trial

Va avanti senza sosta l’opera di impegno e difesa della categoria dei motociclisti da parte del CIM-Fema, l’unica associazione italiana davvero impegnata nella salvaguardia degli interessi degli utenti di due ruote.
L’ultima azione che il Coordinamento Motociclisti sta intraprendendo riguarda un progetto di legge regionale dell’Emilia Romagna, in particolare il n.3351 presentato in data 09/11/2012 dai consiglieri Costi, Ferrari, Monari, Donini, Meo, Grillini, Paruolo, Barbieri, dal titolo "Rete Escursionistica dell'Emilia-Romagna e valorizzazione delle attività escursionistiche".

5000 KM DI STERRATI AD USO ESCLUSIVO DEL CAI

Il progetto di legge regionale in oggetto, ha per finalità il riservare quasi 5.000 chilometri di mulattiere, strade sterrate, sentieri escursionistici esclusivamente al CAI, ed è opinione del CIM che questo "pare un errore strategico, sia dal punto di vista economico, sia da quello della tutela dell'ambiente naturale e storico.
Una rete di percorsi così estesa, spesso lontani da vette e da luoghi di particolare interesse turistico, oggi spesso viene fatta oggetto di manutenzione e ripristino grazie all'ausilio e la passione di tanti appassionati di enduro, di trial (così come da cacciatori, raccoglitori di tartufi, appassionati di MTB e Downhill) -
si legge nella nota del Coordinamento, che continua - Riservare esclusivamente al trekking 5.000 chilometri, in Emilia Romagna, significherà, al di là dei buoni e comprensibili propositi dei Consiglieri proponenti e soprattutto in tempi di gravi difficoltà finanziarie degli EE.LL., condannarne all'abbandono la stragrande maggioranza.
E così facendo, inoltre, si andrà a ridurre il flusso turistico creato da tutte quelle categorie di fatto espulse da quei territori, con gravi ricadute economiche su molte attività poste in aree collinari e già poco frequentate, dall'enogastronomia ai servizi alla persone ad ai veicoli. Il Coordinamento Italiano Motociclisti non è per un uso indiscriminato dei percorsi fuoristrada, e ritiene che l'ambiente vada tutelato, ma questa tutela non si ottiene con un divieto totale di accesso ai mezzi a motore. La soluzione è una saggia amministrazione del territorio con e una attenta regolamentazione, che tenga conto dei diritti e delle passioni di tutti, che devono essere svolte nel rispetto del territorio e dei cittadini italiani che vivono il fuoristrada con modalità differenti dal trekking. Siamo quindi a lanciare un appello affinché questa norma venga ripensata"
.

Da sportivi e appassionati di natura, di escursionismo, mountain bike, della montagna in generale, ma anche di enduro, trial e motoalpinismo, non possiamo che dichiararci in accordo con la protesta del Coordinamento Motociclisti, in attesa di ricevere ulteriori notizie, magari anche dalle istituzioni…


Articoli che potrebbero interessarti