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Mercato moto-scooter dicembre 2012: sempre più giù

Il mercato del 2012 si chiude con il 19,2% in meno. Bisogna ripartire

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Il mercato della moto del 2012 si è appena chiuso e i dati dell’immatricolato sono arrivati in redazione stamattina. Buone notizie non ce ne sono, purtroppo, ma solo conferme del trend negativo in cui il mercato versa ormai da anni. Il mese di dicembre, poi, è andato anche peggio del previsto, avendo chiuso le vendite con solo 4.014 veicoli immatricolati con una perdita del 29,8% rispetto al dicembre 2011. Facendo le medie si scopre che il settore moto ha sofferto meno, con un calo del 14,6%, mentre gli scooter sono calati ancora di più con una perdita del 36,2%. Ancor peggio vanno i cinquantini, che con solo 1.462 pezzi venduti, calano del 40,5%.

ANCMA: "SONO PENALIZZATI I PIU’ GIOVANI"
Il portavoce di questa situazione disagevole per il mercato è Corrado Capelli dell’Ancma che da troppo tempo ormai denuncia una situazione insostenibile per tutto il comparto: "Azioni concrete che prospettino la crescita e siano in grado di dare fiducia agli utenti, far ripartire il mercato e sottolineare il ruolo che le due ruote stanno avendo come soluzione al problema della mobilità individuale: questa la richiesta del settore.
Pressione fiscale ai massimi livelli, alti tassi di disoccupazione e precarietà non consentono una ripresa, in particolare sono penalizzati i più giovani che non hanno sufficiente potere d’acquisto. Rispetto all’anno scorso anche il mercato dell’usato presenta una flessione di circa il 10%. Le nostre aziende hanno reagito con la spinta verso le esportazioni e la presentazione di nuovi prodotti che incontrano le esigenze degli utenti, ma senza un piano di rilancio dell’economia non si può neanche immaginare la futura ripresa. Non ci stanchiamo di insistere su quegli elementi di cui il mercato necessita da tempo: maggiore credito al consumo, con tassi di interesse accessibili, tariffe assicurative calmierate e sotto controllo. Nel 2013 saranno i pilastri sui quali fonderemo le nostre battaglie"
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TIRIAMO LE SOMME: POSTE ITALIANE BIG SPENDER DELL’ANNO…
Per quanto male sia andato il mercato nel 2012, giova scendere nel dettaglio dei segmenti che hanno risentito di più della crisi e di quelli che invece hanno tenuto in piedi le vendite delle Case.
Nel totale anno 2012 l‘immatricolato arriva a 206.422 veicoli con una flessione del -19,1% rispetto al 2011. Di questi, 147.119 sono scooter e 59.303 sono moto; ciò significa che la perdita nel settore degli scooter è stata del 14,5%, mentre in quello delle moto ha raggiunto il 28,5%. Questo dato contrasta con quanto successo nel 2011, quando furono le moto a soffrire meno, visto che persero l’11,4% mentre gli scooter ebbero un calo del 18,8%.

Ancora una volta, però, il dato dell’immatricolato 2012 è falsato dalla enorme commessa che Poste Italiane ha affidato alla Piaggio, e che da sola ha portato sul mercato ben 15.611 Liberty 125. Escludendo questi scooter, che di fatto non fanno parte del mercato, i dati sono ancor più allarmanti, perché il calo delle vendite passerebbe dal 19,1% a un pessimo - 25,1%. Complessivamente nel 2012 sono state vendute 255.096 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -21,9% rispetto al 2011.

LE CILINDRATE: IL CAOS
Il dettaglio per cilindrata conferma il segmento più grande, sempre grazie all’ormai famigerato Liberty 125 PPTT, quello degli scooter di 125 cc con 57.214 veicoli e un +1,1%. Abbastanza in linea con il
calo del mercato i 150–200 cc con 30.632 pezzi e -16,8%. In caduta libera i 250 cc con 7.584 veicoli che valgono il 46,7% in meno. Calo drastico ma ormai conosciuto quello dei 300-500 cc, dovuto al travaso di volumi dovuti al Tmax che ora viene inserito in un’altra classe. Gli scooter medi, quindi, con 38.289 unità fanno segnale il 38,5% in meno, a favore dei maxi-scooter che, con 13.400 immatricolazioni, rispetto alle 2.126 dello stesso periodo dell’anno scorso, hanno fatto segnare una decisa impennata.

Le moto registrano flessioni su tutte le cilindrate, dal segmento più importante delle moto superiori ai 1.000 cc con 17.039 pezzi pari al -31,5%, a seguire i modelli tra 800 e 1.000 cc con 14.743 unità, e un -30,8%. Le medie cilindrate tra 650 e 750 cc con 12.875 moto perdono il 18,4%, e le 600 cc dimezzano le vendite con 3.214 moto che sono il -50,7%. Infine le 300-500cc con 4.304 pezzi sono a -17,2%, e le 125cc con 4.787 moto al -27,8%.
Dai dati che periodicamente l’Ancma divulga, però, si nota come anche l’elaborazione di essi sia ormai decisamente obsoleta e non più congruente con il mercato attuale. Ad esempio non ha più senso tenere come base statistica una cilindrata esatta per certi valori, e dei range anche molto estesi per altri, così come non ha più molto senso citare la classe seicento quando essa è ormai scomparsa dal mercato.

SEGMENTI: NAKED ADDIO?
Ah i bei tempi in cui il mercato era dominato dalla Hornet e dalla Z750… quei tempi in cui le nude si vendevano come le patatine… Ormai il segmento delle naked sta implodendo a suon di cali annuali a due cifre: quest’anno le moto scarenate hanno segnato 17.437 vendite che sono il 34,2% in meno. Stesso calo per le custom, che con 6.318 immatricolazioni sono a -34,5 %. Seguono le sportive con 5.601 moto e il -29,7% e le supermotard con 4.715 unità e un -31,1%.
L’unico segmento che perde di meno in percentuale è quello delle enduro stradali che diventano il canale più numeroso con 18.133 pezzi che valgono il 21,6% in meno, seguito dalle moto da turismo che con 5.629 moto si fermano a -21,8%.
Il totale annuo per i ciclomotori (50 cc) si ferma a 48.674 registrazioni pari al -31,8%.

CLASSIFICA SCOOTER: SUA MAESTA’ IL TMAX
E passiamo alle classifiche di vendita che testimoniano ancora una volta come lo Yamaha TMAX 530 sia stato il mattatore della categoria con ben 9.306 pezzi venduti. A seguire l’agguerrita famiglia degli Honda SH che fanno loro la seconda, terza e quarta posizione, con il modello 150 (8.579 pezzi), il 300 (7.587 veicoli) e il 125 (6.053 unità).
Quinto è il Piaggio Liberty 125 con 5.562 vendite, mentre la sesta e settima piazza sono occupate dai Piaggio Beverly in versione 350 Sport Touring e 300 venduti rispettivamente in 4.999 e 4.590 pezzi.
Seguono all’ottavo posto il Kymco Agility 125, al nono lo Yamaha XMax 250 e decimo il Kymco Dontown 300.

CLASSIFICA MOTO: ANCORA UNA VOLTA GS
Con la fine del 2012 si conclude anche un ciclo di vita importantissimo, quello della BMW R 1200 GS raffreddata ad aria. La on-off tedesca ha dominato il mercato per molti anni, e ora si ripropone nelle concessionarie con la nuova versione che tra pochi giorni proveremo in anteprima. Il modello "vecchio" ha totalizzato nel 2012 ben 3.540 moto tra versione normale e Adventure (che resta in listino anche per il 2013), e ha preceduto la seconda in classifica, la Honda NC700X, venduta in 2.077 unità.

Terza assoluta (finalmente in Ancma hanno accorpato i valori…) la Ducati Multistrada 1200 con 1.537 moto vendute.
Al quarto posto troviamo un’altra on-off, la BMW F 800 GS (1.140 moto) davanti alla Honda Hornet 600, venduta in 1.118 unità.
Sesta la BMW F800 R, davanti alla Triumph Tiger 800 e alla BMW R 1200 R. Chiudono la TopTen delle moto più vendute del 2012 l’Harley-Davidson Iron 883 e la KTM Duke 125, l’ottavo di litro più venduta in Europa.

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