SBK, Kawasaki: Obiettivo titolo

Una meta difficile che la Casa giapponese potrebbe ottenere con un outsider


Tom Sykes (e in misura minore il suo compagno di squadra Loris Baz) conosce a perfezione alcuni circuiti europei come quelli spagnoli - oltre all'australiano Phillip Island - per averci girato in misura quasi maniacale.

Questo duro lavoro, al quale il britannico si è sottoposto di buon grado, ha dato indubbiamente i suoi frutti se Sykes è arrivato a solo mezzo punto dal titolo mondiale. In pochi credevano nella possibilità che il ventisettenne pilota di Huddersfield potesse inserirsi nella lotta del Mondiale ma Tom ha smentito anche i suoi più convinti detrattori, anche se la forza del suo Campionato 2012 è stata nel non commettere errori visto che ha vinto solo tre gare e di gestire al meglio una inaspettata pressione per trovarsi ai vertici del mondiale.

CICLO CONTINUO - Appena conclusa la stagione 2012, Tom e la sua squadra hanno ripreso a lavorare senza soluzione di continuità andando prima ad Aragon, poi a Valencia, quindi di nuovo ad Aragon ed infine a Jerez. In ogni circuito Sykes è stato il più veloce, con la sola eccezione dell'ultima uscita dove è stato preceduto da Laverty.

Un risultato che la dice lunga sulla competitività dell'accoppiata Sykes-Kawasaki che ha il supporto di una squadra spagnola nella quale militano anche degli italiani. Infatti, i due elettronici (uno per pilota) del team sono Danilo Casonato e Paolo Marchetti che hanno contributo in modo determinante - per quanto di loro competenza - alla crescita della ZX-10R.

E la competitività della Kawasaki è stata confermata anche con i cerchi da 17" che dal prossimo anno saranno adottati su tutte le Superbike. Sykes ci ha lavorato a lungo... complicandosi la vita abbinandoci anche la sperimentazione delle sospensioni Ohlins che si sono rivelate da subito molto competitive. Accordi commerciali che riguardano anche la produzione non danno per certa l'adozione delle sospensioni svedesi ma vista i risultati potrebbe esserci il passaggio. E Tom ha sottoposto entrambe ad un duro test visto che è finito in terra almeno un paio di volte.

Baz a JerezDa rilevare che Sykes ha provato sin dai test di fine ottobre a Valencia la versione 2013 della sua moto che presenta poche differenze rispetto al 2012 ma che dimostra il grosso sforzo che la Kawasaki sta facendo nella Superbike.

GIOVANI CRESCONO - Accanto al britannico sta crescendo il francese Loris Baz, il  ventenne di Sallanches promosso a sorpresa dalla Kawasaki nella squadra ufficiale Superbike, scelta ricompensata con ottimi risultati (e la vittoria a Silverstone).

Baz talvolta si fa prendere la mano e finisce in terra nei test ma si è tenuto ad Aragon e Jerez ad un secondo dal suo compagno di squadra che in Superbike ha una maggiore esperienza. Quando saprà gestire la propria irruenza, il francese diventerà a pieno titolo uno dei talenti della nuova generazione.

TEAM PRIVATO - Non è ancora certo se nel 2013 ci sarà ancora in Superbike il team Pedercini, una delle formazioni storiche del Mondiale. Dopo aver schierato due moto "private" la squadra mantovana sta cercando sponsor (e piloti) per poter esserci anche nella prossima stagione dove sarà presente, invece, sicuramente nella Superstock.

Articoli che potrebbero interessarti