Stoner vs. Rossi in 5 episodi chiave

Dal 2007 ad oggi, parole e immagini di una rivalità che trascende la pista

La rivalità tra Casey Stoner e Valentino Rossi ha preso una piega inaspettata negli ultimi giorni. L'australiano, in pensione anticipata nella natia Australia, è stato accusato dal 'Dottore' sulle righe del magazine 'Legends' di Dainese di nutrire un odio ingiustificato nei confronti del nove volte iridato, radicato nell'incapacità di accettare la sconfitta rimediata a Laguna Seca nel 2008. La replica di Stoner, arrivata via Twitter, fa notare come la rinnovata spavalderia di Rossi sia arrivata nel momento in cui l'australiano si è ritirato dalla scena. È però irrealistico pensare che il duello senza esclusione di colpi sulla pista californiana sia il solo episodio responsabile di una delle rivalità più accese degli ultimi cinque anni. Andiamo a ripercorrerne gli episodi salienti.

Barcellona 2007 – È l'anno del primo titolo di Stoner e della Ducati in classe regina. L'australiano, vera sorpresa del campionato, si presenta a Montmeló con tre vittorie all'attivo (Qatar, Turchia, Cina) contro le due di Rossi (Jerez e Mugello), e i due mettono in scena il primo duello ravvicinato della stagione con Pedrosa a fare da terzo incomodo. Valentino e Casey si scambiano più volte posizione, ma il 'Canguro' alza le difese all'ultimo giro, precedendo Rossi di soli 69 centesimi sul traguardo. Battendolo, soprattutto, nel corpo a corpo, terreno preferito dal biondo di Tavullia. "È stata una gran battaglia, con dei sorpassi incredibili in diversi punti del tracciato – furono le parole di RossiMi sono divertito molto".

Donington 2008 – Il campione in carica Stoner è chiamato ad una conferma importante, e comincia il 2008 sotto i migliori auspici con una vittoria in Qatar. Qualche difficoltà ed errore di troppo lo tengono però lontano dal gradino del podio nelle successive sei gare. La striscia negativa viene interrotta a Donington, dove l'australiano vince davanti al leader in campionato Rossi e Pedrosa. Il ritorno ad alti livelli del binomio Stoner-Ducati (che vincerà anche i due GP successivi) pare tuttavia non essere digerito dai fan britannici, schierati dalla parte del 'Dottore'. Casey, apparentemente reo di lesa maestà, viene fischiato e offeso durante il giro d'onore e sul podio.

"Hanno abusato di me – dichiarò – Cosa vuole la gente? Sono qui per guardare le corse o trattar male le persone?" Sotto il cupo cielo britannico, Stoner probabilmente capì che battere Rossi in pista non sarebbe stato abbastanza per ricevere il plauso degli astanti. Anzi. Una consapevolezza con la quale avrebbe faticato a convivere negli anni a venire.

Laguna Seca 2008 – Fiumi di parole sono state spese su questa gara. L'apparente superiorità di Stoner, la tattica ostruzionista di Rossi, il sorpasso al cavatappi, e le conseguenze di quest'ultimo sulla psiche dell'australiano (due cadute consecutive a Brno e Misano, quando era al comando). Si trattò della più classica sfida da saloon: i due si toccarono in pista in più di un'occasione, e solo l'italiano rimase in piedi.

"Faccio battaglie da quando corro, ma oggi alcune manovre sono state sopra le righe", disse Stoner nel parco chiuso prima di rifiutare la stretta di mano di Rossi. Un gesto ripreso chiaramente dalle telecamere, impopolare soprattutto se confrontato al sorriso sornione di Rossi, che vinse anche la battaglia mediatica con un laconico e sgrammaticato: "This is racing... happen".

Sachsenring 2010 – Nei due anni successivi, la competitività di Stoner e della Ducati subiscono una netta flessione, ed il titolo rimane un miraggio. C'è però l'opportunità di togliersi alcune soddisfazioni, e la rivincita di Casey su Valentino arriva in occasione del GP di Germania, teatro del ritorno di Rossi dopo l'infortunio del Mugello. Il 'Dottore' corre senza pressioni, ma sembra comunque destinato ad un sorprendente terzo posto con una gamba rotta. Stoner però lo passa all'ultima curva con una manovra aggressiva.

"Stoner si è messo ad andar forte quando mi ha visto, evidentemente sono una motivazione – le parole di Rossi nel dopo gara – Quando mi ha passato all’ultima curva ho fatto finta di arrabbiarmi come lui a Laguna Seca, poi gli ho fatto capire che scherzavo, se fosse successo il contrario avrebbe frignato come a Laguna Seca".

Jerez 2011 – L'anno successivo Stoner passa alla Honda, mentre Rossi ne eredita la Desmosedici con risultati disastrosi. Al secondo GP, disputato sotto la pioggia a Jerez, Rossi sembra però destinato al podio, forse addirittura alla vittoria. La sua rocambolesca rimonta (era 12º in griglia) si conclude però alla prima staccata, quando esagera e trascina a terra con sé Stoner. Valentino riuscirà a ripartire, l'australiano no. Quest'ultimo resta a bordo pista, applaudendo sarcasticamente il passaggio dell'italiano. La polemica continua ai box dopo la gara. Valentino si presenta in HRC, curiosamente indossando il casco, ed offre gesti di scusa (le parole non sono udibili), ai quali Stoner risponde con un vitriolico: "Meno male che avevi problemi alla spalla. Forse la tua ambizione ha superato il tuo talento".

È la storia di due campioni agli antipodi. Rossi esempio di longevità e fenomeno mediatico indiscusso, Stoner capace di manovre al limite della fisica in pista ma insofferente per tutto ciò che la circonda, fuggitivo prematuro dai riflettori di uno sport che non riconosce più come tale. Nonostante la lontananza, i due sembrano avere ancora diversi sassolini da togliersi dagli stivaletti, forse un ricordo delle cadute che si sono inflitti a vicenda sul ring. Chissà che alle parole non seguano i fatti... Voi che ne pensate? Continuate a lasciare i vostri commenti QUI!


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