Corti&Corsi: qui la sfida è 'mondiale'

A Monza nel box come in MotoGP: "chi vince può prendere in giro gli altri"


All’interno del box il clima è di festa, fra una speciale e l’altra il tempo passa tra una battuta e un’occhiata ai dati sui monitor. Fra piloti, navigatori e macchine non potrebbe essere più affollato, ma i tecnici lavorano senza problemi, facendo lo slalom fra le persone. Media Action ha allestito uno squadrone delle grandi occasioni, con Dovizioso, Lorenzo e Longhi sulle WRC e Capirossi, Corti, Corsi, Cremonini e Meda sulle S2000. “La lotta interna è sentita – scherza Claudio Corti – chi vince può prendere in giro gli altri”. Anche Simone Corsi si presta al gioco: “Claudio è l’uomo da battere, lui ha già corso lo scorso anno. Però anche Cremonini va forte”.

La stagione dei due piloti, prima della pausa invernale, non poteva concludersi meglio, in pista e divertendosi. “Questa è la mia prima volta nel rally – dice il poliziotto romano – ho provato l’auto mercoledì e poi sono arrivato subito a Monza. C’è tanto pubblico, è una bella esperienza e nel box ci sono tante facce conosciute, sembra di essere a un GP”. Simone promuove anche il suo navigatore Alen Bollini, inviato ai box di Mediaset nel motomondiale, “non ha sbagliato neanche una nota”. Anche Corti si sta divertendo: “l’anno scorso ero in gara con una R3, questa volta sono su una S2000. Essere in gara con degli specialisti del rally è un emozione unica. Alla prima partenza ero agitatissimo, ma poi è andata bene. Giovanni Cuzari ci ha regalato un bellissimo weekend”.

I due piloti vestiranno gli stessi colori anche il prossimo anno nel motomondiale ma in classi diverse, Simone in Moto2 e Claudio in MotoGP, su una CRT. “Nei primi test il rapporto con la squadra è stato ottimo, ho trovato una bella organizzazione e hanno un bell’approccio alle corse. Mi sento tranquillo – afferma Corsi – Purtroppo nei test a causa nel maltempo siamo riusciti a  girare poco, sia a Valencia che ad Almeria, vedremo se organizzare qualche altra prova”. Corti ha avuto il primo ‘assaggio’ della FTR Kawasaki che guiderà nel 2013. “In quattro giorni ho provato tre moto – ricorda – In gara la Inmotec, poi la Suter e la FTR nei test. Quest’ultima è quella che mi ha dato subito più confidenza, l'ho trovata la più facile. Le sensazioni sono state simili a quelle quando salito la prima volta sulla Kalex Moto2”. Il comasco può fare anche un confronto con le prestazioni del motore fra la CRT e la SBK, avendo corso un GP nelle derivate di serie con la ‘verdona’. “Il propulsore Superbike è un po’ più performante – garantisce – E’ normale, in MotoGP i motori sono limitati e per avere affidabilità le performance ne risentono”.

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