CIV: niente da invidiare alla Spagna

Rivoluzione nel 2013: SBK con regolamento SSTK, 5 round con doppia gara

Italia contro Spagna, una sfida che tiene banco da tempo nel motomondiale con gli iberici ad avere la meglio negli ultimi anni. Però qualcosa si sta muovendo, Fenati e Antonelli non hanno assolutamente sfigurato nella stagione di debutto nel Mondiale e il prossimo anno troveranno a dare loro man forte, Ferrari, Calia, Bagnaia, Baldassari, il futuro del nostro motociclismo. Segno che qualcosa si sta muovendo, a partire dal Campionato Italiano, scuola delle nuove leve. “La Federazione è rimasta ferma per molti anni – ammette Simone Folgori, responsabile organizzativo del CIV – ma da quattro anni siamo rientrati in gioco, sia nell’italiano che nel settore giovanile e i primi risultati incominciano a vedersi. Per un primo vero bilancio bisognerà ancora aspettare, ma intanto stiamo producendo interesse”.

Il CEV, da tanti considerato il migliore campionato nazionale, non è più così lontano?

Loro stanno raccogliendo i frutti del lavoro degli scorsi anni, ma siamo riusciti ormai a colmare quel gap che divideva i due campionati. Gli ultimi due titoli europei li hanno vinti due piloti italiani, Fenati e Ferrari, e su una pista spagnola. Quando Rins o altri piloti del CEV sono venuti a correre in Italia come wild card non hanno vinto e ci hanno fatto i complimenti per l’organizzazione. Il prossimo anno nel CIV avremo anche i figli di Gardner e Mamola”.

Niente da invidiare agli spagnoli?

Sono riusciti a creare prima un sistema che a noi è mancato nel passato, coinvolgendo Federazione, Dorna, sponsor, squadre e investitori. Ma ci siamo arrivati anche noi”.

Come cambierà il prossimo anno il CIV?

Parlando con le squadre abbiamo capito che c’è bisogno di ridurre i costi mantenendo l’interesse sportivo per il campionato. Da una parte ridurremo le spese di logistica, dall’altro quelle tecniche, legate alle moto”.

Come?

Nel 2013 si correrà in 5 weekend per un totale di 10 gare, ogni fine settima ci sarà una doppia gara. E' l'unico modo per ridurre i costi logistici, anche tenendo presente che i circuiti italiani sono i più cari d’Europa, e allo stesso tempo aumentare l’interesse del pubblico. Inizieremo 14 aprile al Mugello e finiremo sulla stessa pista il 22 settembre”.

E nelle varie classi cosa cambierà?

La novità più importante riguarderà la Superbike, abbiamo deciso di anticipare quelli che saranno probabilmente gli sviluppi futuri. Il regolamento sarà quello 2012 della Superstock con l’unica differenza dei cerchi da 17 e gomme slick. Saremo anche i primi a non prevedere il monogomma, ma lasceremo libera la scelta per gli pneumatici. Per un campionato nazionale l’attuale regolamento SBK è troppo costoso, abbiamo deciso di fare questo esperimento”.

In quali altri modi limiterete i costi?

Stiamo pensando a un numero massimo di motori da usare nell’arco della stagione. Per le SBK potrebbero essere da 3 a 5, 3 per Moto3 e Superstock 600, mentre per il momento la Supersport non dovrebbe avere questi limiti”.

La Moto3 è la classe di elezione per i nuovi talenti.

Infatti stiamo studiando come limitare sviluppo e prestazioni delle moto, sempre nell’ottica della riduzione dei costi. Un lavoro che coinvolgerà anche le PreGP. L’obiettivo di un campionato nazionale è quello di avere moto il più possibile simili fra loro come prestazioni, in modo che sia il pilota a fare la differenza”.

Come hanno reagito le squadre a questi cambiamenti?

Bene, avevamo parlato con loro ed era la strada che ci avevano chiesto di prendere”.

E per quanto riguarda la copertura mediatica?

Il CIV sarà trasmesso in diretta sia in tv che su internet, stiamo definendo in questi giorni su quali piattaforme”.


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