SBK, Batta: "Voglio vincere!"

Il manager belga pronto ad affrontare la stagione 2013 nuovamente con la Ducati


Ha parlato 45 minuti con Carmelo Ezpeleta ad Valencia e l'argomento è stato la Superbike, una categoria alla quale Francis Batta tiene molto, visto che ne è stato anche in passato general manager. Poi per lunghi anni ha schierato un team che quest'anno, invece, non si è presentato nella griglia di partenza del mondiale.

La lontananza è durata poco, però, e nel 2013 Batta sarà di nuovo presente nel campione delle "derivate" con il team Alstare, tornando con la Ducati.

Già perché si tratta di un ritorno, visto che Batta ha fatto correre le bicilindriche bolognesi 748 dal 1995 al 1997, vincendo l'europeo Supersport con lo sfortunato Paquay (che aveva come compagno di squadra Marco Lucchinelli) e la World Cup Supersport con Fabrizio Pirovano. Dal 1998 (e fino al 2011) ha, invece, schierato le Suzuki.

"Sono felicissimo dell'accordo. - ci ha detto Batta - Stavo già lavorando, come sai, per tornare con la MV Agusta, poi si è presentata la prospettiva di correre con la Ducati ufficiale e non me la sono lasciata sfuggire. Tutto si è svolto velocemente ma alla fine siamo riusciti a completare l'operazione".

Come sono divisi i compiti nel team Ducati Alstare?

"Noi ci occupiamo del team ed avremo due ingegneri oltre ad un telemetrista che ci metterà a disposizione la Ducati. Ho preso contatto con quasi tutti gli uomini che erano nel vecchio team che saranno ancora con me. Non ci sarà Giacomo Guidotti, purtroppo, perché il suo ruolo sarà in pratica coperto dagli ingegneri Ducati e ci sarebbe stata una sovrapposizione. Nel frattempo a Borgo Panigale si occuperanno dello sviluppo della moto".

Il team Alstare nel 1995Ed in pratica chi prenderà le decisioni sportive?

"Con Ernesto Marinelli ho un ottimo rapporto da lungo tempo ed abbiamo la stessa visione delle cose. Non sarà certamente un problema prendere delle decisioni. Potremo farlo insieme".

Non ti spaventa l'impegno?

"La Ducati è un'Azienda a sè, non ha nulla in comune con le Case giapponesi. Ha un seguito ed una immagine, oltre ad una visibilità forti. Oggi ha anche una notevole tecnologia che, unita alla forza dell'Audi fa si che possa essere considerato uno dei Marchi più forti del motociclismo. Fa anche parte di un gruppo industriale importante e per questo abbiamo impiegato qualche giorno in più a leggere il corposo e dettagliato contratto che abbiamo firmato. Nel frattempo ho concluso un accordo con uno sponsor che ha completato il budget necessario. Si tratta di un partner in piena crescita che svelerò nelle prossime settimane".

Si era ipotizzato anche di un ritorno della Diesel...

"Ho parlato anche di recente con Renzo Rosso ma ormai il motociclismo (Valentino Rossi a parte) non rientra più nei programmi dell'Azienda".

Ci aspettavamo Guintoli ed è arrivato Badovini...

"Con Sylvain avevamo già preso ogni accordo ma lui ha voluto aspettare Aprilia dimostrando che credeva meno nel nostro progetto. Ha fatto scadere il termine del pre contratto e noi abbiamo chiamato Ayrton che si è dimostrato entusiasta dell'opportunità".

Ti sei già posto un obiettivo?

"Con la mia storia e con un marchio e una moto come la Ducati non posso che puntare alla vittoria. So che la Panigale deve essere ancora sviluppata ma credo che giù da Jerez - dal 28 al 30 novembre - vedremo i primi risultati del lavoro che stanno facendo a Bologna. Checa ha ancora voglia di vincere, noi anche e per la Ducati è quasi un'abitudine..."

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