Preziosi: Ducati è aperta al cambiamento

L'ingegnere: "Finiremo di provare gli upgrade a Jerez, poi la moto nuova"


Continuità e cambiamento. Con queste due parole sarebbe riassumibile la filosofia di Ducati in MotoGP per la stagione a venire. Chiuso il rapporto con Valentino Rossi e con Hayden nel ruolo di anello di congiunzione, la Casa di Borgo Panigale si prepara ad affrontare il 2013 con tre piloti ed un collaudatore nuovi.

"Il nostro obiettivo ora è capire come rendere la moto più veloce con il materiale che abbiamo attualmente a disposizione – ha dichiarato Filippo Preziosi a Valencia – I test di Jerez a fine mese saranno importanti in questo senso, e ci aiuteranno a capire in che direzione orientare i prossimi step evolutivi. Le risorse dedicate allo sviluppo sono aumentate come dimostra l'ingaggio di Pirro, un pilota molto veloce, come tester. In futuro potremo dare ai nostri piloti materiali pre-selezionati".

Tra i gossip circolati nel paddock è arrivata la conferma che la Honda avrebbe cambiato l'angolo del proprio motore 1000 da una V di circa 75 gradi ad una L di 90, di fatto imitando la filosofia della Rossa.

"Non so se questa notizia sia vera o meno, ma mi fa sorridere perché una delle critiche alla mancanza di prestazioni della Ducati era legata ad una nostra ipotetica rigidità nel mantenere uno schema, quello a L di 90 gradi, che secondo alcuni era impossibile da utilizzare in una moto performante. Si somma ad una lunga lista di cose non perfettamente vere sul nostro conto".

Tra queste, potrebbe esserci la voce che lo stesso Preziosi sia in procinto di lasciare il suo ruolo all'interno dell'azienda. Dopo l'arrivo di Audi e due stagioni deludenti, una ristrutturazione apparirebbe più logica di una rivoluzione.

"Io penso che il futuro di Ducati in MotoGP sia positivo. Credo che ci aspetti una stagione entusiasmante. Facciamo parte di un grande gruppo, e abbiamo per la prima volta a nostra disposizione risorse tecnologiche ed economiche che non abbiamo mai avuto in passato. Abbiamo già cominciato a dotarci di attrezzature che avevamo sognato per anni. Anche la struttura dell'organizzazione sarà più robusta. Questo è un requisito importante, così come il fatto che il top management sia estremamente volitivo ed orientato alla vittoria. Credo che avremo delle grandi soddisfazioni nei prossimi anni".

Resta il fatto che il matrimonio con Valentino Rossi sia fallito impietosamente…

"Le critiche ci stanno, ma l'azienda deve comportarsi in maniera professionale, seguendo il proprio programma di sviluppo senza lasciarsi influenzare da aspetti emotivi. Ho visto un bel modo di lavorare in entrambi i box, non legato ad una progettazione emotiva ma di grande serietà. Ducati è l'unica azienda in MotoGP che ha dimostrato negli anni un'apertura a cambiare e sperimentare cose nuove qualora si ritengano utili nella prestazione. Questa rimarrà parte del DNA Ducati indipendentemente dalle persone che ci lavorano. Siamo aperti a cambiare se uno studio serio dimostra che la scelta possa aumentare la competitività".

Qualche parola anche sulla bozza di regolamento 2014, che prevede l'uso di una centralina unica lasciando però ai costruttori la possibilità di progettare software proprietario (pena l'uso di soli 20 litri di carburante).

"Mi sembra che consenta alle Case di salvaguardare l'interesse tecnologico. I costi resterebbero alti, ma c'è la disponibilità di Honda e Yamaha a studiare delle formule che permettano al campionato una griglia completa e con moto competitive. Se così fosse direi che siamo riusciti a coniugare le esigenze di tutti".

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