Jorge Lorenzo ha impiegato 18 gare a commettere un errore nel campionato MotoGP 2012. La caduta rimediata mentre era in testa alla corsa lo ha lasciato dolorante a bordo pista ma il maiorchino, con il titolo mondiale già in tasca da due settimane, guarda al bicchiere mezzo pieno.
"Mi fa male il ginocchio destro, ma sarebbe potuta andare peggio – ha dichiarato 'Porfuera' – L'incidente mi fa guardare a Phillip Island sotto una nuova prospettiva. Se non avessi conquistato il titolo lì, oggi sarebbe veramente potuto succedere di tutto in queste condizioni. Dopo i primi giri ho capito che montare le slick era stata una scelta vincente, sono riuscito a portarmi in testa e avevo il ritmo per vincere".
Tra lui e la bandiera a scacchi si sono però presentati una serie di doppiati.
"Era difficile sorpassare perché la parte asciutta in traiettoria era estremamente stretta, e ho avuto difficoltà con i doppiati. Barbera non si è fatto da parte e Pedrosa mi aveva ripreso. Poi Dani ha commesso un errore, e avevo ripreso 4 secondi di vantaggio. Volevo passare Ellison prima di una serie di curve che mi avrebbero fatto riperdere il gap accumulato, ma appena entrato sull'umido non sono riuscito a tenere la moto. Non so se lui non abbia visto le bandiere blu. Prima si era girato ed ero sicuro che mi avesse notato, ma non mi ha fatto strada. Ad ogni modo io non le ho viste entrando in curva, anche se ero molto concentrato sulla traiettoria".
Per la spettacolarità, l'high-side ha ricordato quelli a cui ci aveva abituato il Lorenzo dell'esordio, ma lo spagnolo ha giurato che si tratti di un incidente del tutto diverso.
"Nel 2008, in Cina come a Laguna Seca, si era trattato di un mio errore come pilota. Oggi era diverso. Non dovrebbe essere un rischio passare dei doppiati. E comunque non cadevo da tempo. Sono stato molto attento a non fare errori o prendere rischi stupidi. Ero sicuro di avere già la vittoria in tasca".
In caso di lotta per il titolo, tuttavia, l'incidente sarebbe stato destinato a causare un fiume di polemiche.
"Ho parlato con Ezpeleta per capire come fare in modo che problemi di segnalazione non si ripresentino in futuro. Se possiamo apprendere da questa esperienza e migliorare il campionato, sarò felice di essere caduto".
L'unica spina nel fianco di un campionato che rasenta la perfezione, il fatto di essere stato superato da Pedrosa per numero di vittorie in stagione, sette contro sei.
"Dani ha fatto una gara molto intelligente, e devo congratularmi con lui per la settima vittoria. Mi ha lasciato andare in avanscoperta e seguito durante il giro di riscaldamento per capire come andassero le gomme da asciutto. Non gli tolgo nessun merito però, perché in gara è riuscito a recuperare senza usarmi come riferimento. Sono contento anche per Nakasuga, è un gran lottatore e una pedina importante del progetto M1".
A questo proposito, martedì comincerà ufficialmente la campagna 2013, che marca anche il ritorno in Yamaha di Valentino Rossi, compagno di Lorenzo dal 2008 al 2010.
"Nel giro di allineamento avevo tenuto d'occhio Valentino per capire la sua strategia con gli pneumatici. In gara è stato l'unico a lasciarmi passare con correttezza oggi, facendosi da parte quando mi ha visto arrivare alle sue spalle. Il suo arrivo in Yamaha, insieme a quello di Marquez in Honda, sarà un cambiamento interessante per il campionato. Spero ci siano belle battagli il prossimo anno. Martedì proveremo la moto 2013. Avrà un telaio nuovo, ma non sono ancora entrato nei dettagli con gli ingegneri".
Tutto tranquillo dunque, in attesa che riprenda la convivenza all'interno del box biancoblu.