Stoner: la mia gara più difficile

"In pista ero nervoso, non riuscivo a guidare. Ma lascio senza rimpianti"

Nella conferenza stampa post-gara a Valencia, Casey Stoner ha sostato per l'ultima volta davanti ai flash dei fotografi prima di togliersi la tuta e dare definitivamente l'addio al paddock del motomondiale. Il passo zoppicante a causa di una caviglia ancora malandata, ma lo sguardo sicuro, già orientato alla sua 'prossima vita', senza un'ombra di lacrime o rimpianti.

"È strano essere qui per l'ultima volta – ha esordito – Ma non sono una persona particolarmente emotiva, e mi ci vorrà ancora un po' di tempo per assimilare la fine di una carriera per la quale ho lavorato duramente. È strano pensare che non prenderò parte ai test, anche se sono sicuro che, a parte i piloti che saliranno su moto nuove, vorrebbero tutti essere al mio posto.  Ora però è giunto il momento di godersi la vita".

Peccato non poter chiudere la carriera con una vittoria. Sarebbe stata la 46ª, un numero che, nonostante la rivalità con Rossi, probabilmente non avrebbe infastidito l'australiano.

"In pista ero nervoso, non riuscivo a guidare come faccio di solito. In queste condizioni avevo paura di aggravare l'infortunio, complicando ulteriormente il recupero della caviglia. La linea asciutta in traiettoria era molto sottile, e non volevo prendere rischi. Solo alla fine i piloti si spingevano un po' oltre il limite, asciugando ulteriormente la pista, ma alcuni hanno pagato caro e sono caduti. È stata la gara più difficile della mia carriera".

In molti pensano che, con un talento naturale del genere, Stoner non riuscirà a stare a lungo lontano dalle piste. Eppure il suo linguaggio del corpo esprime un sollievo al confine con la tranquillità.

"I cambiamenti regolamentari in corso sicuramente non mi porteranno a riconsiderare la mia decisione. È vero, ho avuto qualche discussione informale riguardo alla possibilità di correre sulle V8 in Australia, ma non so come si evolveranno. Ora voglio solo prendermi una pausa".

Parole d'elogio anche per l'attuale compagno di squadra ed il futuro sostituto.

"Marquez ha fatto una gara impressionante, anche se forse senza la pressione per il titolo era più facile per lui osare. Ha dato grande spettacolo, ma Dani è stato ancora più bravo visto che partiva dalla pit-lane. Io ho fatto una scelta conservativa con le gomme ma speravo di prendere più margine all'inizio, ma sono rimasto intrappolato nel traffico e superare oggi era molto rischioso. La parte asciutta della pista era molto stretta, e dovevi restare estremamente concentrato per non oltrepassarla. Peccato, perché di solito mi piace correre qui. Però il tempo ha rovinato il fine settimana. Forse abbiamo esaurito la fortuna con Phillip Island, dove c'era sempre stato il sole. Ho anche avuto problemi di comunicazione coi box. Non sapevo se fosse il caso di rientrare a cambiare gomme, poi Lorenzo mi ha passato con le slick e l'ho capito da solo. Quando ho cominciato a prendere il ritmo, era un po' troppo tardi". 

Gente che viene, gente che va. Dopo averci abituati ad una danza frenetica tra i cordoli di mezzo mondo, Stoner sparirà con altrettanta velocità dal palcoscenico. Il suo ricordo, tuttavia, rimane ben impresso nelle menti di molti appassionati. Quanto basta per sperare che, prima o poi, torni a confrontarsi coi suoi rivali – e sé stesso – in pista.


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