Dovizioso: cambiare per migliorare

"Ho scelto Ducati perché potrò partecipare allo sviluppo della moto"


Sto solo pensando a godermi questo ultimo weekend con una squadra con cui mi sono trovato bene”, il Dovizioso versione ultimo giorno di scuola non si fa prendere dalla tristezza o dall’agitazione. “Sto vivendo questo Gran Premio in maniera molto rilassata, pensando a tutti i lati positivi di questa stagione” sottolinea, aspettando martedì per iniziare la sua nuova avventura.

Come giudichi questa stagione?

Ho confermato gli stessi risultati della scorsa, ma l’ho fatto con una moto satellite e soprattutto diversa. Lavorare in Tech 3 è stata un’esperienza che mi ha arricchito, ho avuto conferme sulla bontà del mio metodo di lavoro e sul mio modo di approcciarmi alle persone. La squadra ha reagito bene, anche se avevo al mio fianco persone nuove e di nazionalità diverse”.

Quale voto ti daresti, migliore dello scorso anno?

Lo stesso, non sono soddisfatto al 100% . Un po’ mi rimane il rammarico del 3° posto nel mondiale sfumato, però più importante dei risultati in sé è stato il modo in cui li ho ottenuti”.

Se devi fare un confronto col 2011?

L’anno scorso sentivo di non riuscire a tirare fuori il meglio dalla moto, in questa stagione mi rimane invece il punto interrogativo di come sarebbe potuta andare se fossi stato coinvolto nello sviluppo o avuto aggiornamenti nel corso della stagione”.

Dalla prima gara sei migliorato molto, se fossi rimasto sarebbe stato possibile continuare in questa crescita?

Non credo che ci sarebbe stato spazio per grossi miglioramenti, per quelli serve intervenire direttamente nello sviluppo della moto. Questo è uno dei motivi per cui ho scelto di passare alla Ducati. Potevo restare, magari giocarmela con Rossi o Marquez, ripetere gli stessi risultati di questa stagione, ma da un punto di vista personale non sarebbe cambiato nulla”.

Quale emozione provi al pensiero di salire sulla Desmosedici?

Di totale curiosità, voglio capire questi lati negativi di cui parlano i piloti Ducati e che solo in sella puoi scoprire”.

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