L'annuncio del possibile accordo tra Francesco Batta e la Ducati ha indirettamente rappresentato la fine (momentanea?) del progetto corse della MV del quale si parla dal 2011.
"Non c'era alcun contratto con Batta e ha fatto bene a scegliere Ducati. - ci ha detto l'ingegner Massimo Bordi, Amministratore Delegato della MV, con un grande passato alla Ducati - Temevamo di fargli perdere tempo. Avevamo voglia di correre e non volevamo perdere l'opportunità di un buon partner e così l'amico Francesco ha preso le moto (una F3 e una F4) ed ha fatto delle prove".
Questo significa che stavate pensando ad un ritorno alle gare?
"Le corse sono uno straordinario strumento di comunicazione ed anche se la MV non ne avrebbe bisogno visto il suo grande passato, non sarebbe male fare qualcosa in quel mondo. In questo momento, però, è prematuro pensare alle corse. Ogni nostro sforzo è concentrato sulla produzione e sui modelli che hanno consentito di uscire dalla crisi. Siamo passati da 4.000 a 7.000 moto e il nostro passo attuale è di 900/1000 moto al mese che ci consente di avere grande fiducia per il futuro, visto che il nostro obiettivo è quello delle 20.000 moto all'anno. All'Eicma presenteremo la nuova gamma e il prototipo della "Rivale" che uscirà tra un anno".
Della F3 si sente parlare molto bene anche dal punto di vista dell'utilizzo sportivo
"Vorremmo valutare il potenziale della F3 ma non possiamo permetterci un team ufficiale perché ogni nostra risorsa è destinata ai nuovi modelli. Pensiamo che il percorso corretto sia la Supersport con la F3, la Superstock con la F4 per arrivare successivamente alla Superbike. In attesa di un impegno diretto nelle corse vogliamo creare sulla base della F3 una versione Racing che possa essere utilizzata dai privati nei campionati nazionali e che qualcuno, magari, potrà utilizzare nel mondiale".
Siete stati vicini anche a correre nella MotoGP...
"Siamo stati contattati dal team Forward per correre dal 2013 nella CRT con una moto dotata del nostro motore F4 ma abbiamo preferito rinunciare visto che i tempi erano troppo ristretti per essere pronti a marzo. Non ha senso correre per arrivare ultimi..."
Non siete in qualche modo spaventati da questa incertezza che regna nel mondo delle competizioni dopo l'acquisizione della Superbike da parte delle Dorna?
"Penso che non avrebbe senso distruggere un brand come la Superbike e, quindi, vedo più fattibile un avvicinamento della MotoGP alla SBK e della SBK alla STK. Ezpeleta si è accorto di questa crisi e si è inventata la CRT perché i prototipi hanno costi insostenibili. E poi sono pochi i piloti in grado di guidare moto di quella potenza. Ecco quindi che va bene una sorta di SBK liberalizzata come quella che nascerebbe dalla limitazione dell'alesaggio e dei giri e dall'adozione della centralina unica. Di pari passo andrebbe limitata anche l'attuale SBK spostandola verso la STK".
Inutile ricordare la storia della MV Agusta nella 350 e nella 500 GP, mentre più di recente la F4 ha partecipato alle gare della Superstock, conquistando, tra l'altro il terzo e quarto posto nella FIM Cup del 2006 con Luca Scassa e Ayrton Badovini. L'aretino ha vinto nel 2008 il titolo tricolore della Superbike.
Nel 2012 Danilo Dell'Omo ha portato una MV F3 in gara nel CIV Supersport, classificandosi al 13° posto nella graduatoria tricolore con una moto privatissima.
Ora c'è attesa per il 2013, anche perché, sembra, che ci siano altri team interessati a portare in pista le tre e quattro cilindri di Varese. E non sono squadre di secondo piano... se sono rose...