Pernat: l'Italia è ormai senza piloti

"Abbiamo abbandonato il lavoro fatto da Aprilia. Per fortuna la FMI si è mossa"

Pernat: l'Italia è ormai senza piloti

Il Gran Premio di Australia è semplice da analizzare tecnicamente. Più importante è guardare al di là, al futuro del nostro sport, perché in questo mondiale è chiaro che la 'valanga azzurra' non esiste più, e bisogna lavorare per ripristinare il vivaio.

"La giornata di Stoner è stata un successo clamoroso - ha confermato Carlo Pernat - Perdiamo il pilota più veloce del mondo, uno che pennella come Giotto le curve. lo patiremo dal punto di vista sportivo e spettacolare. Pedrosa è stato un po' un asinello: pensava di andava via con Stoner ma ha tirato troppo presto e la gomma fredda l'ha tradito. Comunque onore al merito perché ha fatto una seconda parte di campionato da campione del mondo. Vorrei sottolineare una cosa: a Phillip island i due titoli iridati sono andati in mano a due spagnoli. Questo fa capire quanto vigorosa sia ancora l'onda lunga dei piloti iberici, grazie alla preparazione fatta nel passato. Senza case, solo con gli sponsor è stato fatto un lavoro incredibile. Stanno dominando in tutte le categorie ed avranno davanti almeno altri sette anni…Noi invece abbiamo abbandonato tutto il buon lavoro fatto da Aprilia, Cagiva e Gilera. Un grosso sforzo. E poi c'era la Sport Production, una categoria che ci ha dato tutti gli ultimi campioni. La FMI. la Federazione Motociclistica Italiana. sta iniziando a lavorare ora (con i vari Fenati, Antonelli, Tonucci N.d.R.) ma ci vorrà del tempo. Dobbiamo darci da fare perché siamo arrivati alla frutta. Speriamo di riuscirci ma passeranno degli anni prima di poter arrivare al livello spagnolo".

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