Dovi: non sarò condizionato da Rossi

"Vado in Ducati per fare meglio. Ma non mi faccio illusioni"


Svanito il possibile terzo posto nel mondiale grazie alla vittoria di Stoner in Australia, Andrea Dovizioso sarà in pista a Valencia per consolidare la sua quarta posizione assoluta, frutto di cinque terzi posti e ben sei quarti posti. Come quello conquistato qui a Phillip Island.

"Sono deluso perché è stato bello battere Bradl e Bautista, ma parliamo sempre di un quarto posto. Purtroppo durante l'intero fine settimana ero molto lento nell'aprire il gas, Cal è sempre andato un po' più veloce di me, ha guidato veramente forte".

Ormai manca una sola gara, poi ci sarà da scoprire il pianeta Ducati.

"Quando Rossi arrivò secondo a Misano capii che il vantaggio che aveva lì era quello di avere provato prima. Non mi feci illusioni. Non me ne faccio nemmeno ora e non posso non pensare al fatto che Valentino è caduto più del solito con la Desmosedici, ma non voglio nemmeno farmi condizionare dai suoi risultati. Io vado lì per avere successo. Sarò uno stimolo per la squadra. Ovviamente ci vorrà del tempo, ma due anni sono un periodo lungo".

Dovizioso nega che l'unico stimolo sia stato il ricco ingaggio, ma non rinnega che anche il denaro sia stato importante nella sua scelta.

"E' sempre l'insieme che ti fa prendere una decisione. Il denaro dimostra quanto una casa sia disposta ad investire su di te e quanto si crede nel progetto".

Un po' quello che ha fatto la Yamaha allorché scelse Lorenzo.

"Jorge è stato bravissimo, non ha sbagliato una gara ed è questo ciò che conta. E' stato molto veloce, al top del top, ma la cosa più importante è stata l'affidabilità. Anche Dani Pedrosa ha fatto una bella stagione, ma la consistenza di Lorenzo alla fine ha pagato".

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