Rossi: all'inizio mi dovrò accontentare

"Lorenzo ha meritato il titolo. Io e lui formeremo una coppia affascinante"

Rossi: all'inizio mi dovrò accontentare

Un settimo posto è stato il massimo che Valentino Rossi è riuscito a fare a Phillip Island. Un risultato non molto diverso dai precedenti.

“Non credo avrei potuto fare di più - spiega il pesarese - mentre come distacco sarebbe potuta andare meglio. Nicky è stato con me tutta la gara, io sono stato davanti, ho spinto, ma non sono mai riuscito a staccarlo. Sulla moto con cui sono caduto nel warm-up avevamo delle piccole modifiche da provare ma, onestamente, non credo che sarei riuscito a fare tanto di più. Non riesco ad entrare forte nelle curve perché appena tento di farlo vado troppo largo. Quindi devo staccare prima, cercare di tenere un po’ di margine e accelerare il prima possibile ma così, aprendo il gas molto presto, da piegato, la gomma si scalda moltissimo sul bordo e anche oggi ha cominciato a scivolare subito troppo”.

Non ha molta voglia di parlare della propria gara, il nove volte iridato, ma è disponibile a farlo per quelle degli altri. Soprattutto dei due freschi iridati.

"Secondo me alla fine tutti e tre i campioni del mondo il titolo se lo sono meritato ampiamente. Cortese, ma anche Marquez e Lorenzo hanno avuto degni rivali. Marc si è battuto con Pol Espargarò che è andato molto forte. Pol è stato un po' una sorpresa, questo è stato il suo anno migliore, ed ha messo Marc in difficoltà. Marquez andrà subito forte in MotoGP con la Honda. Ne sono convinto e ciò è un po' preoccupante perché i due piloti più forti della MotoGP ed i due della Moto2 sono tutti spagnoli…ciò significa che lo strapotere iberico continuerà…ma speriamo di no".

Tu avrai la possibilità di saggiare personalmente il valore di Lorenzo nel 2013.

"In MotoGP quest'anno Lorenzo si è meritato il titolo perché ha vinto dove la Yamaha andava forte, ma soprattutto perché non ha commesso errori nella seconda parte della stagione, quando la Honda è migliorata ed è diventata più competitiva. Jorge ha avuto due avversari, non c'è stato solo Pedrosa, ma anche Stoner all'inizio ed è stato probabilmente questo che ha fatto la differenza. Lorenzo ha fatto tutto il campionato al massimo, quello che non non sono riusciti a fare né Stoner né Pedrosa. Ed alla fine sono stati bei campionati perché Pedrosa è riuscito ad arrivare vicino a Jorge, lo ha messo sotto pressione".

Cosa ti aspetti dal prossimo mondiale?

"Stoner non correrà più ma ci saranno Pedrosa e Lorenzo che ora sono nettamente i più forti, sono in forma, in palla e stanno gareggiando ad alto livello. Non so se riuscirò ad andare come loro. Bisognerà per prima cosa provare la Yamaha a Valencia e da lì avrò le più chiare , ma ci vorrà un po' di tempo per arrivare al loro livello, lavorare bene e fare il massimo".

Dovizioso ha detto che non si baserà sui tuoi risultati e che il debutto con la Ducati non lo preoccupa.

"Dovizioso ha ragione, se non pensasse così non avrebbe fatto questa scelta. Io sono molto curioso di provare la M1, ma d'altra parte anche di vedere cosa faranno i nuovi piloti della Desmosedici, Dovizioso, Iannone che è stato veloce al Mugello, e Ben Spies, che però purtroppo non ci sarà. Sono ansioso di scoprire come si adatteranno a questa moto. Ma ovviamente sono soprattutto curioso di provare la Yamaha".

Chi secondo te si adatterò prima alla Rossa?

"E' difficile dire chi si adatterà meglio alla D16. Dovi è quello che ha più esperienza, ma ha guidato Honda e Yamaha. Iannone invece non ha alcuna esperienza, ma potrebbe anche essere questo il suo vantaggio: guidare la Ducati senza mai aver provato le moto giapponesi. Questo sulla carta: la realtà potrebbe essere diversa. Andrea ha molta esperienza e va forte, sono curioso".

Il tuo ritorno in Yamaha potrebbe essere più difficile del previsto, dal punto di vista umano.

"Penso che non sarà possibile stare bene come sono stato questi due anni in Ducati, ma è vero che stavo bene anche in Yamaha. Noi siamo un gruppo che viene alle gare, stiamo bene anche da soli. Peccato perché qui mi ha dato gusto lavorare e fare le corse ma purtroppo non ci sono stati i risultati. La situazione in Yamaha in ogni caso non mi preoccupa. Starò bene anche lì".

Non hai alcun dubbio in proposito?

"Io ho sempre avuto buoni rapporti con le persone che lavorano con me e penso che sarà così anche questa volta. E poi sarà bello ritrovare Lorenzo: insieme formiamo un team affascinante".

Pensi che sarai più tu una preoccupazione per lui o più Marquez per Pedrosa?

"Bella domanda. Non so se sarà più una bega Marc per Dani o io per Lorenzo. Spero di esserlo io per Jorge, ovviamente. Ma è anche vero che noi siamo i numeri due e di solito questo significa avere un vantaggio, perché avremo meno da perdere. Sarà in pratica come quando Lorenzo arrivò in Yamaha. Se Pedrosa arriverà davanti a Marquez sarà normale, ma non il contrario. E ciò dovrebbe valere anche per me. Io però sono il nove volte iridato? Vero, ma mi ritengo anche un pilota highlander, perché pochi nella storia hanno avuto carriera lunga come la mia, ma si sono tutti ritirati prima di me, quindi per vedermi fare i record della pista bisognerà attendere…e nel frattempo accontentarsi".

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