Fenati & Antonelli: il nostro 1° anno

INTERVISTA DOPPIA I due debuttanti della Moto3 fanno il bilancio della stagione


Per i due ragazzi terribili della Moto3 Romano Fenati e Niccolò Antonelli si avvicina la fine della loro prima stagione mondiale, ancora la gara di domani e poi l’ultimo giorno di scuola a Valencia, fra due settimane. Tempo di bilanci per i due sedicenni, che abbiamo messo uno di fronte all’altro dopo le qualifiche a Phillip Island, una giornata che non ha riservato piacevoli notizie a nessuno dei due, soprattutto a Niccolò , protagonista di una brutta caduta nel mattino, in cui ha anche perso i sensi.

Com’è andata oggi?

Antonelli:Mi sento bene, non ricordo molto della caduta, solo che la moto mi è scappata. Quando mi sono risvegliato ho dovuto chiedere dove mi trovavo, non lo sapevo. Però lentamente ho riacquistato la memoria, adesso sono ancora un po’ intontito ma per la gara dovrei essere a posto”.

Fenati:Non sono contento, abbiamo cercato di migliorare il set up della moto, ma abbiamo sbagliato strada e siamo peggiorati. Un errore ci può stare, ma per domani spero che riusciremo a ritrovare la retta via”.

La tua prima stagione sta per finire, come la giudichi?

A.Sono soddisfatto. Peccato che in ogni gara abbiamo sempre avuto qualche problema che ci ha impedito di dimostrare il nostro potenziale. Qui per esempio avrei potuto fare delle belle qualifiche, in Malesia senza la caduta nel warm up la gara sarebbe stata migliore. Alla fine, però, è stata una bella stagione”.

F. Non do un giudizio troppo positivo a quest’anni, siamo andati in calando, Ho fatto quattro podi, ma potevano essere molti di più. A volte non mi sono trovato bene con la moto, delle altre col circuito”.

Cosa hai imparato?

A.Tanto, innanzitutto che devi impegnarti al massimo in ogni singolo turno, non puoi permetterti di sprecare neanche un minuto. Poi a lavorare coi tecnici, devi spiegare loro le tue sensazioni nel dettaglio, è un lavoro impegnativo”.

F. E’ difficile da spiegare, sono tante piccole cose che messe tutte insieme però ne fanno una grande”.

Qual è stato il circuito che ti è piaciuto di più?

A.Impossibile sceglierne solo uno. Il Qatar sicuramente, anche per l’atmosfera di correre la notte, poi Sepang e anche Phillip Island”.

F. Mi piacciono le piste veloci coi curvoni dove si tiene aperto il gas, come Phillip Island. Ma mi sono piaciute molto anche Assen e il Qatar”.

E quello che ti è piaciuto meno?

A.Sicuramente Indianapolis, sono caduto praticamente a ogni turno. In verità dipende molto dai risultati che fai, magari il prossimo anno vinco e diventerà la mia preferita!”.

F.Non riesco a trovarne una che proprio non ho digerito”.

Se potessi cambiare qualcosa della tua moto, cosa sarebbe?

A.Mi piacerebbe toglierle quei 13 chili di zavorra! E anche migliorare un po’ l’avantreno, io entro forte in curva e tende un po’ a chiudersi”.

F.La moto va bene, si adatta a ogni circuito e condizione. Mi piacerebbe avere quei 4 cilindri che ha Stoner! (ride) A parte gli scherzi, chiederei solo un po’ di velocità massima in più, in questo momento soffriamo rispetto alle KTM in questo punto”.

E’stata la tua prima trasferta tripla, come è andata?

A.Mi sono divertito un sacco, è stata un’esperienza nuova. Anzi starei ancora in giro un’altra settimana, magari in vacanza”.

F.E’ volata via, come fossi partito ieri”.

Tra poco ci sarà la pausa invernale, come la sfrutterai?

A.Spero di crescere un po’ e di ingrassare! Per il resto mi allenerò come sempre, in palestro e sul supermotard”.

F. Devo migliorare mia guida sul bagnato, stiamo già preparando un allenamento specifico”.

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