Dovi: con Lorenzo? Nessun ordine

"Lottare con lui e Pedrosa non sarà impossibile, so dove migliorare"


Le libere sono finite da poco, Andrea Dovizioso è ai box, davanti alla tv. Sullo schermo scorrono le immagini dei due turni e quelle della gara di Sepang. Il forlivese non lascia nulla al caso, studia moto e avversari, e analizza con lucidità pregi e difetti di ognuno. Incominciamo da lui, però, dalla sua prima giornata a Phillip Island. “Difficile come al solito qui – la descrive – tutti lottiamo con la moto, per farla stare in traiettoria, nonostante il vento”.

Dà così fastidio? Oggi non sembrava essercene molto.

Basta già a rendere ogni errore pericoloso. C’è poco da fare, su questa pista il set up della moto deve essere fatto pensando al vento, è il primo limite con cui scontrarsi. Bisogna adattarsi. Il davanti tende sempre a chiudersi e in uscita poi devi togliere potenza e usare molto il freno posteriore”.

Stoner non sembra risentirne molto.

E’ il suo stile di guida, lui non fa percorrenza , il punto dove il vento dà fastidio, passa dalla frenata all’accelerazione. Questo gli da un vantaggio incredibile. Non mi ha sorpreso, so cosa aspettarmi da lui, ma è comunque impressionante vederglielo fare. Non è questione di circuito favorevole a Honda o Yamaha, questa è una pista-Stoner”.

E’ questo il suo segreto?

Casey guida come non ha mai fatto nessun altro, rompe la traiettoria, taglia la curva salendo sul cordolo e poi a tantissimo spazio in uscita da sfruttare. E una combinazione di elementi, da un parte c’è il suo stile di guida, che forse gli deriva dal dirt track, dall’altro una sensibilità unica che gli permette di usare questa tecnica”.

Il tuo 5° posto ti soddisfa?

Ho usato solo una gomma morbida e non mi lamento del mio passo. Non ho un grosso problema da risolvere, devo solo lavorare su piccoli particolari. So che Dani e Jorge al momento sono più veloci, ma non è impossibile raggiungerli”.

In gara potresti dare fastidio a Lorenzo? Hai ordini di scuderia?

Non escludo di potere lottare con lui. Ordini? Assolutamente no, il prossimo anno non saremo mica più compagni di marca”.

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