Stoner: qui so come si vince

Casey preoccupato per la caviglia: "è peggio che a Motegi, scarsa mobilità"

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Sui cartelloni pubblicitari del GP di Phillip Island Casey Stoner è rappresentato con corona e scettro, è lui il re del circuito Australiano in cui ha vinto le ultime cinque edizioni. Per il Canguro sarà l’ultima gara di casa e oggi gli è stata anche dedicata una curva, un grande onore che tutti i piloti vorrebbero ricevere, “sarà un peccato non avere Casey in pista il prossimo anno – riconosce Valentino Rossi, che poi scherza – Anche a me piacerebbe avere una curva col mio nome, potrei prendere il posto di Casanova o Savelli al Mugello”. Le attese sono alte per questo week end, ma Stoner sembra non soffrirne troppo.

Casey, senti la pressione?

Sono le ultime due gare della mia carriera e l’ultima in Australia, sarà un grande fine settimana. Per me però è un gran premio come un altro, solo su un circuito cha amo particolarmente. Mi piace molto guidare qui, soprattutto se ci sarà bel tempo”.

Cosa si prova ad avere una curva col proprio nome?

La tre, quella che mi hanno dedicato, è la mia preferita. Un punto velocissimo dove a nessuno piace cadere. E’ un onore per me”.

Tutti si aspettano che tu vinca, come sono le tue condizioni fisiche?

Non è una novità che si scommetta sulla mia vittoria, a Phillip Island ho vinto tanto e so cosa fare. La caviglia è peggio che in Giappone, il più grande problema è non riuscire a piegarla bene. Però potrebbe aiutarmi il fatto che qui non ci sono molte curve a destra”.

Sarà comunque la tua ultima volta a Phillip Island.

Non credo, qui verrò certamente ancora a girare in moto, ma solo per divertirmi. Penso che domenica proverò comunque un’emozione particolare”.

Correre con una MotoGP però è diverso, ne hai una a casa da usare?

No, userò un’altra moto”. (Casey non è del tutto sincero, la Ducati con cui ha vinto nel 2007 è in suo possesso e anche la Honda dello scorso anno ndr)

La Honda potrebbe offrirti una moto anche per i prossimi anni.

Non lo so, magari potrei fare dei test. Ma, ripeto, sarebbe solo per divertimento”.

Hai già deciso cosa farai il prossimo anno, qualche gara in Australia?

Non ho ancora preso nessuna decisione. Il motorsport qui ha bisogno di una spinta, non ci sono molti sponsor e attenzione, inoltre tanti circuiti hanno chiuso. E’ un po’ deludente, penso che ci siano giovani piloti che potrebbero crescere, ma in queste condizioni non è facile”.

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