Lorenzo vs Pedrosa: vorrei chiuderla qui

"Comunque non farò pazzie. E l'incidente del 2011 sarebbe potuto accadere ovunque"


Non eccita, ma è comunque una sfida, quella che qui in Australia, con due gare alla fine, prosegue fra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Solo 23 punti dividono i due, il che significa che il pilota della Honda può solo cercare di mettere pressione al connazionale, mentre Porfuera può invece limitarsi a seguirlo e chiudere poi la faccenda a Valencia.

E' vero però che Jorge potrebbe provare a mettere un punto all'inseguimento di Dani qui a Phillip Island, ma per riuscirci deve andare a +1, dunque a +26. perché il pareggio comunque non gli basterebbe.

A Lorenzo andrebbe anche bene una vittoria di Casey Stoner sulla sua pista di casa, purché lui arrivasse secondo e davanti a Dani. Anche un terzo posto, con Pedrosa quarto sarebbe sufficiente, mentre un 4° con Pedrosa 5° - ipotesi che in verità è abbastanza difficile che avvenga - porterebbe entrambi alla disfida di Valencia.

"E' ovvio che sarebbe bello chiuderla qui - è la logica riflessione del maiorchino - ma non farò niente di pazzo per riuscirci. Phillip Island non mi mette addosso alcuna pressione particolare, nonostante la brutta caduta dell'anno scorso nel warm up: sarebbe potuta accadere ovunque. Per il resto che questo sia un circuito diverso lo si capisce dalle prime curve, è stretto, veloce ed il paesaggio tutt'attorno è fantastico. E' soprattutto bello, però, quando non c'è vento e pioggia…".

Peccato che sia attesa pioggia, quantomeno nelle prove ed il vento soffi robusto. Non sarà una gara facile, questa, per il numero uno della Yamaha perché, a seconda delle condizioni, la presenza di Casey Stoner - che qui vince ininterrottamente da cinque anni - potrebbe aiutarlo o danneggiarlo.

Dal canto suo Casey è tranquillo e soddisfatto, soprattutto per l'intitolazione della curva 3 a suo nome.

"E' una bella soddisfazione, piacerebbe anche a me averne una. Ovviamente su di un circuito spagnolo. Quale? Probabilmente Barcellona perché vivo lì. E quale curva? Sicuramente non l'ultima", conclude Jorge con l'ovvio riferimento al sorpasso vincente di Valentino Rossi nel 2009.

"A me piacerebbe avere una curva a Jerez - si inserisce nel discorso Pedrosa - perché è il mio circuito preferito - quanto al GP d'Australia cercherò di fare delle belle prove e mantenere la concentrazione. Era da tempo che non mi trovavo in questa situazione, ion lotta per il mondiale intendo, ed il fatto che in ballo siamo rimasti solo io e Jorge, due spagnoli, rende la cosa molto eccitante".

Vincere, questo è ciò che Dani deve fare qui, ed ha le carte in mano per riuscirvi perché sembra che nelle ultime gare la sua RC213V abbia guadagnato qualche cavallo, tanto da potersi spingere addirittura sopra i 16.500 giri. Due o trecento in più della precedente evoluzione che nelle ultime gare hanno fatto la differenza, specie in accelerazione. Una cosa che il fantino sa bene, tanto che il suo retropensiero va subito all'ultima, velocissima, curva di Phillip Island.

"Mi piace molto, è bellissima", dice con gli occhi sognanti. Forse pregustando un arrivo in volata. Vincente ovviamente.

 

 

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