Ancora due gare, poi la coppia Rossi e Ducati sarà definitivamente sciolta e ognuno andrà per la propria strada. Valentino è arrivato a Phillip Island con un occhio alla Desmosedici e uno già alla Yamaha. Con la rossa cercherà di lottare per la quinta posizione in campionato, traguardo che non può soddisfare nessuno, ma almeno utile per tenere la concentra zio alta. “Questo circuito mi piace, come alla maggior parte dei piloti – afferma il pesarese, che ha incontrato nel pomeriggio l’australiana Sally Pearson, primatista mondiale e emdaglia d'oro dei 100 metri a ostacoli nelle ultime Olimpiadi e sua grande tifosa – E’ diverso da ogni altro, anche per il paesaggio, e guidare qui regala emozioni bellissime. In carriera ho fatto ottimi risultati qui, ma lo scorso anno con la Desmosedici è stata una delle piste peggiori per noi. L’obiettivo è di fare due gare onorevoli, divertenti”.
La moto di Iwata invece lo aspetta per i primi test dopo la gara di Valencia, “dopo quella prova avrò le idee più chiare su cosa potrò fare il prossimo anno” dice il Dottore, che non rinuncia ad osservarla dall’esterno. In questo momento, la Honda sembra essere la moto più competitiva, “la velocità con cui Pedrosa esce dalle curve è impressionante – conferma il pesarese - e lui sta sfruttando benissimo questa moto. Dall’esterno sembra che la RC213V abbia qualcosa in più nelle ultime gare. La M1 ha il suo punto di forza nell’entrata in curva, ma in Yamaha sanno già che devono lavorare per migliorare l’accelerazione”.
Potrebbe essere anche questa superiorità tecnica a convincere Lorenzo a tirare qualche volta i remi in barca e controllare. “Jorge potrebbe avere capito che in questo momento non si può fare meglio della coppia formata da Dani e dalla Honda – continua Rossi – Sicuramente ha la situazione più chiara di noi ed è per questo che potrebbe accontentarsi. Però penso che sia nel suo interesse riuscire a chiudere il mondiale già in Australia, le prime curve di Valencia sono pericolose, può succedere di tutto”. Per Vale il favorito è ancora il maiorchino, “ma solo per il vantaggio di punti che ha – sottolinea – Entrambi meriterebbero il titolo, non si può dire loro nulla. Jorge ha sfruttato tutte le piste favorevoli alla Yamaha, Dani ha vinto lo stesso numero di gare e ha fatto una bellissima seconda parte di campionato”.
Un duello che potrebbe protrarsi fino alla gran premio finale, ma che non riesce comunque a entusiasmare completamente, come del resto la maggior parte della gara della MotoGP. “Se paragonate con quelle di Moto3 e Moto2 sono noiose, mentre dovrebbero essere le più belle – commenta Rossi, che però ha provato una grande emozione questa mattina quando si è ritrovato un grande ragno sulla spalla e la cui foto ha prontamente twittato – Il problema è che le differenza sul passo rimangono immutate dal primo all’ultimo giro, andare a ricucire uno strappo anche solo di un secondo è spesso impossibile. Da guidare però sono moto fantastiche, sono emozionanti”. Per i 2014 si prospetta un importante cambiamento regolamentare e Valentino dà il suo consiglio: “l’importante sarà trovare un bilanciamento tra tecnologia e spettacolo. I due punti importanti su cui lavorare, secondo me, sono le gomme e l’elettronica”.
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