Pirro: meglio fare il tester che numero

Michele sarà collaudatore Ducati per il 2013: "e farò anche qualche gara"

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Ducati vuole cambiare, per il prossimo anno ha puntato su Dovizioso, Iannone e Spies, oltre al riconfermato Hayden, come piloti e anche fuori dai GP si è rafforzata con Michele Pirro che diventerà il nuovo collaudatore, al fianco dello “storico” Franco Battaini. Il pugliese è stato chiamato a settembre per una tre giorni di test sulla Desmosedici al Mugello, un’esperienza da cui è nata la proposta di fare da tester  per la prossima stagione. La prima volta su una MotoGP è ancora chiaramente stampata nella mente di Pirro, “è il sogno di tutti i piloti guidarne una e rispetto a tutte le moto che ho guidato nella mia carriera questa non c’entra niente – dice – E’ un vero prototipo, con tantissime regolazioni e anche andare forte non è immediato”.

Non ti mancheranno le gare?

Bisogna mettere un po’ da parte l’istinto del pilota, ma questa esperienza mi servirà per il futuro. Sono un po’ di anni che corro e ho imparato una cosa: per vincere devi essere appoggiato da una Casa”.

L’opposto della CRT.

Partire da casa e pensare che bene che vada potrai arrivare 13° è una sensazione frustrante, nella mia carriera arrivavo in circuito con l’idea di potermela giocare per le posizioni di testa. A un certo punto di questa stagione, guardando i risultati, non riuscivo a capire se il limite era mio o delle moto. Il test sulla Ducati è servito a chiarirmi le idee anche su questo punto”.

Contento di fare il collaudatore, quindi?

E’ una grossa opportunità per me e ringrazio Ducati, è una scelta che ho fatto pensando anche al futuro. Comunque il prossimo anno farò due o tre gare da wild card con la Desmosedici, con un mezzo che inoltre mi permetterà di correre da protagonista. Io faccio il pilota, non voglio essere uno che serve a riempire le griglia di partenza. Le CRT hanno solo questo scopo, non garantiscono visibilità”.

Ti penti di averci corso quest’anno?

Avrei voluto continuare in Moto2, nel 2011 avevo finito la stagione con una vittoria. So che questo è un momento economico difficile e capisco che anche per la squadra non è stato facile. La moto è arrivata tardi, il primo test l’ho fatto il 20 marzo a Imola e la prima gara in Qatar è stata l’8 aprile. Ho sempre fatto del mio meglio, anche se a volte i problemi tecnici mi hanno impedito di esprimermi al meglio. Devo però ringraziare Fausto Gresini e tutti i ragazzi della squadra, hanno sempre dato il massimo e se siamo riusciti a migliorare il merito è del loro lavoro”.

La CRT è una buona scuola in vista della MotoGP?

Sicuramente ti permette di abituarsi alle grandi potenze, l’elettronica è molto più evoluta rispetto alla Moto2, poi si incominciano a usare i freni in carbonio e le gomme Bridgestone. E’ una gradino più vicino”.

Come ti sei trovato con i tecnici Ducati?

Non ho mai avuto così tanti ingegneri intorno. Lavorare con loro e con Filippo Preziosi è stato bellissimo”.

Sarai coinvolto anche nello sviluppo della Superbike?

Finita la gara di Valencia sarò un uomo Ducati, sono disponibile a fare tutto quello che mi chiederanno”.

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