Lorenzo ha si 23 punti in più di Pedrosa in classifica, ma si trova a fronteggiare una situazione non rosea dal punto di vista dei motori: l'ultimo disponibile è stato punzonato ad Aragon, ed usato in maniera estensiva a Sepang. Più chilometri riducono il fattore affidabilità, e per evitare di stressare troppo il motore si ricorre a un'elettronica che ne riduca i cavalli e, conseguentemente, le prestazioni – due fattori che non lasciano dormire sonni tranquilli al maiorchino.
D'altro canto, Pedrosa sta attraversando il miglior momento di forma della sua carriera. Cinque vittorie negli ultimi sei appuntamenti sono il suo bottino, tre delle quali consecutive, l'ultima addirittura sul bagnato, condizione che non aveva mai favorito lo spagnolo in passato. La tattica di Pedrosa è obbligata: vincere.
"Sarà molto divertente girare a Phillip Island – ha detto – È una pista stupenda, soprattutto da affrontare con le 1000 che ti permettono delle belle derapate. Spero di avere fortuna e continuare il momento positivo".
A fare da ago della bilancia nella battaglia al vertice potrebbe essere Casey Stoner, re del tracciato alle porte di Melbourne da 5 anni consecutivi, una striscia che nell'era moderna è paragonabile solo alle 7 vittorie consecutive di Valentino Rossi al Mugello dal 2002 al 2008.
"Abbiamo faticato a mettere a posto la moto nelle ultime due gare e sono un po' deluso – ha dichiarato il 'Canguro' – A Phillip Island abbiamo sempre trovato un buon ritmo ma non mi aspetto che sia facile quest'anno. Per fortuna la pista gira prevalentemente a sinistra, dove abbiamo meno problemi di chattering. Anche il fatto che ci siano poche curve secche dovrebbe aiutarmi con la caviglia. Ma sono ancora lontano dal 100% della forma, e non so davvero cosa aspettarmi".
Difficile comunque escludere Stoner dall'elenco dei favoriti. In caso di vittoria dell'australiano, Lorenzo vincerebbe il mondiale se facesse secondo con Pedrosa alle sue spalle. Invece nel caso in cui il fantino di Sabadell arrivasse davanti a Lorenzo sul podio – guadagnando dai 4 punti in su – il maiorchino sarebbe costretto a giocarsi tutto nel round finale di Valencia, dove la tensione (vedi Valentino Rossi nel 2006) potrebbe sempre giocare brutti scherzi. Signori, fate il vostro gioco.