La vittoria per De Angelis è stata come una boccata di aria fresca, dopo un inizio di stagione difficile, la decisione di passare a FTR, il podio al Sachsenring e tanti, troppi, alti e bassi. Invece nel diluvio di Sepang, la bandiera bianca e azzurra di San Marino ha sventolato un’altra volta e dal posto più alto. “Ci voleva, sono contento – le sue prime parole – Se poi penso a quello che è successo un anno fa su questa pista, voglio solo dire: ciao Marco”. Alex è contento, per un giorno tutte le cose sono andate al loro posto, quello giusto.
Che gara è stata?
“Difficilissima, le condizioni non cambiavano da una giro all’altro ma da una curva all’altra. Era difficile capire dove era possibile spingere e dove no e trovare le giuste traiettorie. I primi giri però mi sono divertito tantissimo, ho fatto molti sorpassi”.
Hai usato una strategia?
“Quando ha smesso di piovere e l’asfalto ha incominciato ad asciugarsi ho preferito non forzare troppo e salvare le gomme. Vedevo le nuvole nere, sapevo sarebbe arrivata altra acqua e ho avuto ragione. Ho saputo controllare gli avversari e spingere quando era il momento. Avevo anche guadagnato un po’ di margine a un certo punto, ma ho fatto un piccolo errore e mi hanno ripreso”.
D’accordo con la decisione della Direzione Gara di interrompere la corsa?
“Da parte mia posso solo ringraziarla (ride) Ma comunque avrei potuto lottare fino alla fine, mi sentivo bene. Accelleravo e frenavo molto forte”.
La tua moto sembrava essere molto a posto, perché non è così in tutte le gare?
“Essere passati a metà stagione alla FTR è un problema, soprattutto perché non possiamo fare dei test per conoscere meglio la moto. Non è una questione di asciutto o bagnato, se il venerdì partiamo con un assetto buono possiamo essere competitivi, altrimenti è difficile risolvere i problemi senza esperienza”.
Il prossimo anno continuerai in Moto2, perché non passare in CRT, magari con la stessa squadra?
“Ne abbiamo parlato, ma in questo momento la moto con cui corrono in CRT non è abbastanza competitiva. Io sarei disponibile a correre in quella classe, ma dovrei avere un pacchetto buono. La squadra ha preferito tenermi in Moto2 con un progetto vincente e io li ho seguiti in questa loro idea”.